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venerdì 18 luglio 2008

Birmania: quando ci sarà vera giustizia?


ITUC ha protestato con forza contro le durissime sentenze di carcere imposte il 7 settembre 2007 a sei attivisti sindacali, dopo il loro tentativo di organizzare un seminario al Centro dell'Ambasciata Americana a Rangoon.

Il 1 maggio 2007 Thurein Aung, Kyaw Kyaw, Shwe Joe, Wai Lin, Aung Naing Tun e Nyi Nyi Zaw sono stati arrestati dopo aver tenuto una manifestazione per il Primo Maggio e programmato di discutere argomenti sul lavoro al Centro Americano. Questo evento è stato immediatamente annullato dopo gli arresti. Due di loro, Shwe Joe and Aung Naing Tun, sono stati rilasciati il 4 maggio, ma il 10 maggio due altri uomini, Kyaw Win and Myo Min, sono stati arrestati perchè si sono recati al confine tra Tailandia e Birmania per portare all'esterno la notizia di questi arresti.

ITUC ha appreso che durante il processo tenuto nella prigione Insein di Rangoon tutti i sei uomini sono stati giudicati colpevoli di "incitare l'odio o il disprezzo verso il Governo" e che alcuni di loro sono stati condannati perchè membri di "associazioni illegali".

Thurein Aung, Wai Lin, Myo Min e Kyaw Win sono stati condannati a 28 anni di prigione, e Nyi Nyi Zaw e Kyaw Kyaw a 20 anni.

In una lettera spedita al Generale Than Shwe, ITUC chiede con urgenza di intervenire presso le autorità per una cancellazione di queste sentenze ingiustificate e scandalose e di ordinare un rilascio immediato e incondizionato dei sei attivisti.

"Serve una vera giustizia in Birmania, soprattutto dopo gli enormi bisogni umanitari e di ricostruzione dovuti alla devastazione causata dal ciclone Nargis", ha dichiarato Guy Rider, segretario generale ITUC. ITUC ha riportato la questione agli organi di supervisione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro.

L'OIL ha criticato la sconvolgente storia dei diritti del lavoro della giunta birmana, e istruito una commissione di inchiesta (la procedura investigativa di più alto livello) per l'uso sistematico dei lavori forzati da parte dei militari. ITUC crede che la giunta usi ancora il lavoro forzato nel lavoro di ricostruzione post-ciclone, e chiede alle agenzie governative e non di porre estrema attenzione al rispetto degli standard internazionali del lavoro.
Fonte: ITUC

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