Visita ISCOSMarche.it!

Benvenuti!

Questo blog non è più aggiornato dal 1 luglio 2010.

Di seguito trovate i collegamenti agli ultimi 5 articoli pubblicati sul nuovo blog, iscosmarche.it.

Visitate il nuovo sito per tutte le informazioni.




Ultimi articoli

Chi siamo

L’ISCOS Marche Onlus è un’articolazione regionale dell’ISCOS – Istituto Sindacale di Cooperazione allo Sviluppo. Operativo dal 1 gennaio 1994, ISCOS Marche si è costituito formalmente il 15 luglio 1998. Attraverso la cultura della solidarietà e della cooperazione l’ISCOS Marche, in collaborazione con le istituzioni, le comunità locali e le organizzazioni sindacali dei paesi più poveri del mondo, promuove e sostiene iniziative di sviluppo per il lavoro, la produzione, la formazione, la salute, l’affermazione della democrazia e dei diritti umani e del lavoro. Dalla sua attivazione, l’ISCOS Marche ha completato o ha in corso di realizzazione iniziative di cooperazione internazionale in 16 paesi del mondo. Segui questo collegamento per saperne di più sui nostri progetti!

Contatti

Iscos Marche Onlus
Via dell'Industria 17 / a
60127 Ancona
tel. 071 505224
fax 071 505207
mail iscosmar@tin.it

Archivio blog

lunedì 5 luglio 2010

Se i diritti diventano un gioco http://ping.fm/7x4IE

L’organizzazione e il livello di rappresentanza dei sindacati albanesi http://ping.fm/ipBTb

I Balcani di Alexander Langer http://ping.fm/8m3uv

giovedì 1 luglio 2010

Costruire uno sviluppo possibile: il video http://ping.fm/mp8ir

mercoledì 30 giugno 2010

E’ nato il coordinamento! http://ping.fm/qIpMJ

giovedì 17 giugno 2010

Trasite, favorite: i poveri accolgono i poveri a Riace




trasite, favoriteRiace, almeno, aveva i Bronzi.

Ma Caulonia? Stignano? Piccoli paesi di una Calabria famosa per brutti motivi: è la Locride degli omicidi e di stragi come quella di Duisburg, in Germania. Poi, dallo stesso mare delle statue arrivano i kurdi, gli iracheni, i palestinesi, e, tra la sorpresa generale, i poveri accolgono i poveri, riaprono le case svuotate dall'emigrazione, fanno rivivere i centri storici morenti, riannodano passato e futuro.

Questo libro è un crocevia di racconti di vita. Attorno ai nuovi abitanti, i rifugiati, si muovono la ribellione alla 'ndrangheta e le lotte contadine di una volta, il giovane emigrato per lavorare alla ThyssenKrupp e il ragazzo pacifista ucciso a Gerusalemme. E Domenico Lucano, sindaco «per caso» di Riace iscritto al «partito di Peppino Impastato». Forse è nel sud che si trovano le risposte utili per il nord.

Chiara Sasso vive in Valle di Susa e fa parte del movimento No Tav. Ha scritto libri su problemi sociali. Tra gli altri, editi da Carta / Intramoenia sono «No Tav, cronache della Valle di Susa» e «Patto di mutuo soccorso». Dal 2003 è impegnata nel Coordinamento della Rete dei comuni solidali [Recosol], e da alcuni anni segue l’esperienza dei comuni della Locride.

Trasite, favorite

Grandi storie di piccoli paesi. Riace e gli altri

pagine 152

edito da Carta e Intra Moenia

dicembre 2009

Con interventi di Giovanni Maiolo e la prefazione di Tonino Perna

10.00EUR

Potete acquistare il libro qui.



martedì 25 maggio 2010

I sindacati albanesi: i risultati della ricerca

Pubblichiamo i risultati della ricerca sui sindacati albanesi svolta all'interno del progetto di ISCOS Marche in Albania.

Da un’analisi complessiva emerge come in Albania non ci sia una diffusa percezione dell’utilità’ sociale del sindacato. La negazione del ruolo e della missione del sindacato (fino ad un atteggiamento violentemente antisindacale di alcuni settori padronali) è inserita in un contesto caratterizzato da una forte illegalità e informalità dell’economia e dove prevale un sistema di PMI, con una forte presenza del settore dei servizi (in particolare commercio). In altre parole è una economia dov’è fortemente presente il lavoro nero e dove regnano robustamente tutte le componenti di quella che viene chiamata economia informale (dall’autoproduzione in agricoltura all’economia criminale).

Per saperne di più:
- le conclusioni (italiano);
- il rapporto completo (inglese)

ISCOS Marche

mercoledì 19 maggio 2010

Iscos Marche in Tanzania: le costruzioni proseguono

Riceviamo da Ilaria Brachetti e pubblichiamo volentieri alcune immagini sui lavori di costruzione della sede dell'azienda agricola di UWAWARU in Tanzania.
Per saperne di più sul progetto segui questo collegamento



ISCOS Marche

martedì 27 aprile 2010

Gabriele Del Grande (Fortress Europe) a Macerata

Mercoledì 5 maggio prossimo alle 16:30, presso l'ITAS Matteo Ricci di Macerata, via G.Di Pietro, Gabriele Del Grande, fondatore di Fortress Europe (http://fortresseurope.blogspot.com) presenterà il volume "Il Mare di Mezzo".

Il blog Fortress Europe è dedicato alla memoria delle vittime dell'emigrazione e alla denuncia dei crimini commessi alla frontiera contro migranti e rifugiati. Nato nel gennaio 2006, non riceve nessun finanziamento e si regge su una rete volontaria di giornalisti, traduttori e associazioni.

Il libro racchiude tre anni di inchieste in un unico avvincente racconto.
Un viaggio tra memoria e attualità attraverso le storie che fanno la storia. La nostra storia.

L'incontro, aperto al pubblico, è organizzato all'interno dell'Assemblea dei Soci dell'ISCOS Marche Onlus, insieme alla CISL di Macerata e all'ANOLF (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere).

Per informazioni: iscosmar@tin.it - 071505228

Qui il volantino dell'iniziativa.
ISCOS Marche

lunedì 29 marzo 2010

Una piccola tassa sulle speculazioni!

Parte anche in Italia la Campagna internazionale di raccolta di firme per sollecitare i capi di Stato e di Governo del G20 a varare - nel prossimo meeting fissato per giugno in Canada – una tassa sulle transazioni finanziarie il cui gettito possa essere destinato a pagare parte dei costi della crisi innescata dalla finanza speculativa. La tassa – di importo molto contenuto compreso tra lo 0,01 e lo 0,1 per cento di ogni transazione – potrebbe finanziare politiche sociali ed ambientali efficienti e necessarie nei Paesi sviluppati e ridare ossigeno alla cooperazione internazionale per lo sviluppo dei Paesi del Sud mondo, vittime di una crisi della cui genesi non hanno alcuna responsabilità. La Campagna - lanciata oggi in occasione del summit dei Capi di Stato e di Governo dell’UE e del meeting delle Nazioni Unite dedicato a Finanza e Sviluppo - è promossa in Italia da Social Watch (che riunisce Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Ucodep, Fcre, Lunaria, WWF Italia, Acli, ARCI/ARCS, Mani Tese), Sbilanciamoci!, Sistema Banca Etica, ATTAC Italia, FIBA CISL, CISL, Consorzio Goel, Lega Missionaria studenti, CVX, Coalizione Italiana contro la Poverta-GCAP Italia, FOCSIV - Volontari nel Mondo, Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, Valori, AMISnet, Azione Cattolica. Le firme raccolte saranno inoltrate al Governo Italiano e in particolare al ministro dell’Economia On. Giulio Tremonti per chiedergli di farsi promotore, a livello nazionale e in tutte le sedi internazionali appropriate, dell’introduzione di una Tassa sulle Transazioni finanziarie.

Per firmare la petizione e per avere maggiori informazioni vai al sito




ISCOS Marche

FLASH MOB: la pace non ha bisogno di stampelle

Segnaliamo:

3 APRILE 2010


Il 4 aprile ricorrerà la V Giornata Internazionale per la sensibilizzazione sul problema delle mine e sostegno alla Mine Action indetta dalle Nazioni Unite.



Noi della Campagna Italiana contro le mine abbiamo lanciato questo Flash Mob per celebrarla il 3 aprile (sabato) richiamando l'attenzione sui diritti delle le persone con disabilità e di tutte quelle persone che a causa di ordigni come mine e bomb cluster hanno perso l'uso di gambe, braccia, la vista divenendo disabili.

Vogliamo farlo con un nuovo linguaggio, creativo e diverso, ma per questo abbiamo bisogno della partecipazione di tutti ,vogliamo farlo con tutti voi. Chi parla di queste cose raramente ha modo di farlo in TV, per questo vi chiediamo di essere protagonista con noi.

Più numerosi saremo , più sarà forte il nostro segnale. FLASH MOB IL NUOVO MODO DI COMUNICARE IL GIUSTO!





ISTRUZIONI PER L'USO:



- 15.50 raduno in Piazza del Popolo (davanti alla Chiesa di Santa Maria in Montesano – Chiesa degli artisti), chi è provvisto della maglietta dell'associazione la indossi.

Alcune magliette verranno distribuite sul posto (troverete i nostri volontari con la maglietta bomba mangia bomba all'uscita della metropolitana Flaminio, la distribuzione avverrà dalle 15.30 alle 15.50).



- 16.00 gli organizzatori daranno il via al Flash Mob con un suono di tromba al quale seguirà la musica. Si ballerà per 4 minuti, alternando ogni minuto la gamba, verranno utilizzate 4 musiche differenti: africana, latino americana, araba, orientale per ricordare le vittime di questi paesi. Al 5° minuto si rimarrà in silenzio con l'idea di sorreggersi gli uni con gli altri.

- 16.05 i tre squilli di tromba avvertiranno che il Flash Mob è finito, un forte applauso liberatorio e poi disperdersi velocemente.



Il flash mob nuoce gravemente all'indifferenza, ma fa molto bene alla società se somministrato con PUNTUALITA', DIVERTIMENTO E ACCOMPAGNATO DA UN COPIOSO PASSAPAROLA!



LA NOSTRA CREATIVITA' CONTRO LE LORO INGIUSTIZIE!!



NESSUNO RESTI INDIETRO...ACCORRETE NUMEROSI!



Tibisay Ambrosini
Responsabile Programma Educazione allo Sviluppo e
Coordinamento Relazioni Esterne
Campagna Italiana contro le mine
tel +39 06 85800693
fax +39 06 85304326
www.campagnamine.org





ISCOS Marche

lunedì 8 marzo 2010

8 marzo Festa delle donne ed uguaglianza dei diritti





ISCOS Marche

venerdì 19 febbraio 2010

I mandarini e le olive non cadono dal cielo



In data 31 gennaio 2010 ci siamo riuniti per costituire l'Assemblea dei lavoratori Africani di Rosarno a Roma.

Siamo i lavoratori che sono stati obbligati a lasciare Rosarno dopo aver rivendicato i nostri diritti. Lavoravamo in condizioni disumane.

Vivevamo in fabbriche abbandonate, senza acqua né elettricità.

Il nostro lavoro era sottopagato.

Lasciavamo i luoghi dove dormivamo ogni mattina alle 6.00 per rientrarci solo la sera alle 20.00 per 25 euro che non finivano nemmeno tutti nelle nostre tasche.

A volte non riuscivamo nemmeno, dopo una giornata di duro lavoro, a farci pagare.

Ritornavamo con le mani vuote e il corpo piegato dalla fatica.

Eravamo, da molti anni, oggetto di discriminazione, sfruttamento e minacce di tutti i generi.

Eravamo sfruttati di giorno e cacciati, di notte, dai figli dei nostri sfruttatori.

Eravamo bastonati, minacciati, braccati come le bestie...prelevati, qualcuno è sparito per sempre.

Ci hanno sparato addosso, per gioco o per l'interesse di qualcuno. Abbiamo continuato a lavorare.

Con il tempo eravamo divenuti facili bersagli. Non ne potevamo più. Coloro che non erano feriti da proiettili, erano feriti nella loro dignità umana, nel loro orgoglio di esseri umani.

Non potevamo più attendere un aiuto che non sarebbe mai arrivato perché siamo invisibili, non esistiamo per le autorità di questo paese.

Ci siamo fatti vedere, siamo scesi per strada per gridare la nostra esistenza.

La gente non voleva vederci. Come può manifestare qualcuno che non esiste?

Le autorità e le forze dell'ordine sono arrivate e ci hanno deportati dalla città perché non eravamo più al sicuro. Gli abitanti di Rosarno si sono messi a darci la caccia, a linciarci, questa volta organizzati in vere e proprie squadre di caccia all'uomo.

Siamo stati rinchiusi nei centri di detenzione per immigrati. Molti di noi ci sono ancora, altri sono tornati in Africa, altri sono sparpagliati nelle città del Sud.

Noi siamo a Roma. Oggi ci ritroviamo senza lavoro, senza un posto dove dormire, senza i nostri bagagli e con i salari ancora non pagati nelle mani dei nostri sfruttatori.

Noi diciamo di essere degli attori della vita economica di questo paese, le cui autorità non vogliono né vederci né ascoltarci. I mandarini, le olive, le arance non cadono dal cielo. Sono delle mani che li raccolgono.

Eravamo riusciti a trovare un lavoro che abbiamo perduto semplicemente perché abbiamo domandato di essere trattati come esseri umani. Non siamo venuti in Italia per fare i turisti. Il nostro lavoro e il nostro sudore serve all'Italia come serve alle nostre famiglie che hanno riposto in noi molte speranze.

Domandiamo alle autorità di questo paese di incontrarci e di ascoltare le nostre richieste:

- domandiamo che il permesso di soggiorno concesso per motivi umanitari agli 11 africani feriti a Rosarno, sia accordato anche a tutti noi, vittime dello sfruttamento e della nostra condizione irregolare che ci ha lasciato senza lavoro, abbandonati e dimenticati per strada.

Vogliamo che il governo di questo paese si assuma le sue responsabilità e ci garantisca la possibilità di lavorare con dignità.


Fonti: REES Marche - video Federica Pezzoli

ISCOS Marche

giovedì 18 febbraio 2010

Tanzania: il progetto Iscos prosegue

Riceviamo da Ilaria Bracchetti, la responsabile Iscos Marche in Tanzania, nuove foto sull'avanzamento del progetto di sviluppo agricolo nel distretto di Rufiji




ISCOS Marche

giovedì 4 febbraio 2010

Campagna di informazione dei lavoratori albanesi

Riceviamo da Carlo Colli, resposnsabile di ISCOS Marche in Albania:

All’interno del progetto di Iscos Marche finalizzato al rafforzamento dei Sindacati albanesi finanziato da Unione Europea (Programma Cards 2005) e da Regione Marche, le due confederazioni sindacali albanesi KSSH e BSPSH,hanno iniziato da alcuni giorni una campagna di informazione dei lavoratori albanesi sui diritti che essi hanno nel lavoro e nella societa’ albanese.

“Lavoro dignitoso – vita dignitosa” e’ il titolo della campagna. Oggi e domani e' presente in piazza Skenderbej, la principale piazza della citta', un gazebo dove i dirigenti sindacali incontrano i cittadini e lavoratori di Tirana. In questi due giorni continua la distribuzione in vari parti della citta' di Tirana un volantino che sinteticamente elenca i principi e gli strumenti che rendono dignitoso il lavoro.

Inoltre dove non possiamo distribuire i volantini stiamo diffondendo i contenuti della campagna attraverso un audio trasmesso con altoparlanti posti sulla macchina del progetto.
Ecco un primo lancio di stampa!!!!

http://alblajme.com/aktualitet/sociale/4817-sindikatat-fillon-fushata-pune-dinjitoze-jete-dinjitoze



ISCOS Marche

martedì 2 febbraio 2010

Aggiornamenti da Haiti

Vi segnaliamo oggi tre aggiornamenti sulla situazione haitiana: Sul carro dei perdenti, di Simone Cirulli, Responsabile Iscos Cisl per l'America Latina; un'intervista a Gabriel del Rio, Segretario generale della Casc, confederazione sindacale dominicana, aderente alla Csi-Ituc - di Alessio Adanti, Rappresentante Iscos Cisl per Repubblica Dominicana ed Haiti; e un'intervista audio ad Alessio Adanti.


Sul carro dei perdenti

Il 26 gennaio, si è svolta nella sede di Protezione Civile a Roma la seconda riunione di coordinamento sull’emergenza di Haiti. Erano presenti Guido Bertolaso, recentemente tornato dal Paese sconvolto dal Sisma, Elisabetta Belloni, Direttore generale della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, rappresentanti di regioni, enti locali, ONG, missioni cattoliche. Fondamentalmente la riunione è stata incentrata su quanto scaturito dalla prima analisi compiuta durante la missione di Protezione Civile. Bertolaso e gli altri funzionari del Dipartimento, hanno incontrato Rene Preval, Presidente di Haiti, e alcuni suoi ministri, nonché osservato in prima persona l’entità della catastrofe e identificato, insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali, i primi ambiti in cui si ritiene necessario intervenire. Tra questi, sicuramente, sono da annoverare l’emergenza abitativa, visto che si stima che più di un milione di persone abbiano perso il proprio alloggio, e le questioni sanitario-riabilitative. Nel piano di azione di Protezione Civile si prevede quindi di supportare la creazione di campi forniti di tende, da collocare fuori dal centro di Port au Prince, che sarà sempre più ingestibile dal punto di vista del controllo del territorio e dell’arginamento delle epidemie, nonché di favorire le operazioni di assistenza medica per chi, avendo perso arti, necessita di cure e protesi, settore nel quale l’Italia può vantare centri di eccellenza. Si è ribadito anche quanto previsto dall’Ordinanza firmata dal Presidente del Consiglio la settimana scorsa e che conferisce a Guido Bertolaso l'incarico di coordinare gli aiuti italiani alle popolazioni di Haiti colpite dal terremoto, ovvero di fare in modo che si elabori un “piano italiano” comune sull’emergenza, evitando il procedere in ordine sparso con sperpero di risorse e inutili sovrapposizioni.
Un obiettivo sicuramente condivisibile, se all’interno di questa strategia comune saranno tenute in considerazione anche le istanze provenienti da segmenti fondamentali della società, haitiana ed internazionale, cioè i sindacati. Il tema del lavoro sarà fondamentale nel post-emergenza, se si vuole far uscire un paese da una condizione di necessità non solo legata al recente terremoto, ma ormai endemica nel Paese. L’ ITUC-CIS, che promuove questa linea, ha già delegato i sindacati dominicani per quanto riguarda l’emergenza di Haiti. Una scelta appropriata, oltre che per la profonda conoscenza del territorio e della popolazione che le vicine sigle possono vantare, anche per la questione dei migranti irregolari haitiani che, già presenti precedentemente numerosi (alcune analisi parlano di milioni) sul territorio dominicano, sono destinati ad aumentare esponenzialmente nei prossimi mesi e anni.
Sarà ovviamente importante direzionare i fondi derivanti dalla solidarietà delle lavoratrici e dei lavoratori italiani in tal senso. Oggi, sull’onda emotiva generata dal disastro si sta assistendo a una grande proliferazione di organizzazioni che varano iniziative di solidarietà con Haiti in modi a volte discutibili, rivendicando una presenza “storica” sul territorio che in realtà non c’era. L’impressione è che, vista la quantità di fondi che deriveranno dalle varie iniziative, anziché salire sul “carro dei vincitori”, si stia da più parti tentando di salire sul “carro dei perdenti”, cioè di chi ha perso la casa, il lavoro e, nel peggiore dei casi, la vita. Anche nella riunione del 26 gennaio, varie organizzazioni, hanno vantato con forza la loro pregressa presenza in loco. Di fatto prima del sisma erano attive in tutta Hispaniola (l’isola che comprende Haiti e Repubblica Dominicana), con progetti di sviluppo, solamente cinque Organizzazioni Non Governative italiane riconosciute come tali dal Ministero degli Affari Esteri. L’ISCOS, unica ONG sindacale tra le suddette, è dal 2007 in Repubblica Dominicana e aveva cominciato a lavorare, insieme alla FAI-CISL e alle confederazioni locali CASC e CTH, su programmi binazionali incentrati sui lavoratori migranti haitiani.
La questione non è peregrina e non si tratta di piantare bandierine. Essere presenti da anni in un’area complessa significa essere in grado di interloquire con gli attori locali, avere rapporti di partenariato stabili e improntati alla reciproca fiducia, essere in grado di pianificare con più efficienza azioni tese a dare reale soddisfazione ai bisogni delle popolazioni beneficiarie. Cose, queste, che non si possono improvvisare, se non rischiando di disperdere risorse e vanificare gli sforzi.
Simone Cirulli Responsabile America latina ISCOS-CISL

Intervista a Gabriel del Rio
di Alessio Adanti, Rappresentante Iscos Cisl per Repubblica Dominicana ed Haiti
Santo Domingo, 28 gennaio 2010
Nell’ufficio di Gabriel del Rio si respira la storia. Le foto alle pareti ricordano la storia del movimento sindacale latino americano e la nascita della CASC, Confederación Autonoma Sindical Clasista, che il 5 febbraio festeggia 48 anni di attività.
Le grandi persone lo sono anche nelle piccole cose, e Gabriel entrando nel suo ufficio, dopo essersi rapidamente dedicato alle mille sollecitazioni dei suoi compagni, ci chiede scusa per il ritardo, ansioso di discutere del suo recente viaggio ad Haiti, nella capitale devastata dal terremoto del 12 gennaio scorso. Sabato 16 e domenica 17 le organizzazioni di categoria e provinciali della CASC hanno partecipato a diversi “Telethon” di solidarietà nella varie zone della Repubblica Dominicana.
Durante la giornata di martedì 19 gennaio 4 camion, procurati dalla FENATRADO, il sindacato dei camionisti della CASC, hanno viaggiato in convoglio verso Port au Prince, accompagnati da una commissione composta da Gabriel del Rio, Blas Peralta, segretario di Fenatrado, e altri membri del comitato esecutivo della CASC.
La missione ha potuto visitare sia la sede della CTH a Port au Prince, che il centro di formazione del sindacato, INAFOS, nella vicina Petion Ville, quantificandone danni e coordinando azioni di solidarietà future. Nei giorni successivi la CASC, insieme alle altre due centrali sindacali dominicane affiliate alla CSA, la CNTD e la CNUS, ha organizzato il trasporto di un team di medici, paramedici e volontari che porteranno l loro aiuto in 5 ospedali da campo attivi in distinti punti della città.
ISCOS: Gabriel, la CASC ha prodotto uno sforzo notevole per aiutare la popolazione haitiana colpita dal gravissimo sisma del 12 gennaio, come ha trovato la situazione a Haiti?
Gabriel del Rio: Terribile. Purtroppo la gente si assembra nelle strade e nei pochi punti dove si distribuiscono gli aiuti. Nel solo padiglione di fronte all’aeroporto, dove si concentrano i maggiori sforzi internazionali, ci sono migliaia di persone in attesa trepidante e spesso gli aiuti non riescono ad arrivare a tutti; soprattutto in alcuni quartieri la situazione è molto precaria.
ISCOS: Che tipo di problemi avete incontrato nel viaggio verso la capitale Haitiana? La CTH riesce in questi difficili momenti a svolgere un accompagnamento logistico e organizzativo?
Gabriel del Rio: Il viaggio da Santo Domingo è stato tranquillo, fatti salvi i controlli e le precarie condizioni delle strade che nelle vicinanze di Port au Prince diventano problematiche; voglio segnalare che fin dalla frontiera la nostra delegazione è stata accompagnata dal segretario generale della CTH Lulù Cherie, che ha facilitato notevolmente le procedure di controllo a cui siamo stati sottoposti
ISCOS: In che condizioni versano le strutture del sindacato, sia la sede centrale di Port au Prince, che il centro di formazione INAFOS di Petion Ville? Hanno sofferto danni strutturali?
GdR: La sede della CTH è rimasta in piedi, le colonne sembrano aver retto, e così le travi. Al momento non è agibile, siamo in attesa di un’ispezione dei tecnici. In questo momento le notizie si rincorrono, anche quelle su uno spostamento della capitale. Diventa difficile avere certezze, ma la sensazione è che la struttura potrebbe non resistere a ulteriori sollecitazioni, a meno di profonde opere di ristrutturazione. INAFOS invece per fortuna è rimasta quasi intatta, al momento offre riparo a circa 200 tra dirigenti e famigliari della CTH, i quali stanno affrontando con grande dignità queste ore difficili cercando anche di portare sollievo e aiuti ai quattro angoli della città. Lo stesso Lulù, insieme alla famiglia sta in questi giorni vivendo a Petion Ville, nel centro INAFOS CTH, che, va segnalato, è privilegiato in quanto gode di approvvigionamento idrico, anche se privo di energia elettrica, dal momento che la rete elettrica ha subito danni rilevanti, per cui stiamo cercando di comprare un generatore.
ISCOS: Alla luce della situazione che ha potuto vedere, delle informazioni dei giorni successivi e delle conversazioni quotidiane con Lulù Cherie e con i dirigenti della CTH, crede che il sindacato Haitiano, già provato da anni di crisi economica, sociale e politica, abbia la forza per essere un importante attore della ricostruzione e secondo lei quali sono le cose che le organizzazioni regionali dei sindacati possono e devono fare per favorire un rafforzamento della CTH?
GdR: le rispondo anche come presidente del CTC, Consiglio dei lavoratori dei Caraibi, un’organizzazione che da sempre ha cercato, anche su mandato della CSA e delle organizzazioni confederali mondiali di aiutare lo sviluppo e il rafforzamento della CTH, anche alla luce dell’oggettiva difficoltà in cui versa la società civile haitiana nel suo complesso. I dirigenti della CTH stanno mostrando in queste ore una forza d’animo e un coraggio che ha dell’incredibile, la comunità sindacale internazionale deve appoggiare questo sforzo, coordinando gli aiuti e convogliandoli sulle priorità del lavoro, dei lavoratori e del rispetto dei loro diritti. La ricostruzione e la cooperazione internazionale possono rappresentare per la CTH una grande opportunità per rivestire nuovamente il ruolo, in sostanza esclusivo, di rappresentanza dei lavoratori haitiani e per sviluppare una maggiore consapevolezza anche in termini di reti regionali e internazionali, sul lavoro e sul lavoro migrante in particolare.
ISCOS: A questo proposito, vari analisti rilevano da un lato il possibile aumento della pressione migratoria in Repubblica Dominicana e dall’altro un possibile inasprimento delle condizioni dei lavoratori migranti già presenti nel paese, lei a questo proposito che opinione ha?
GdR: Per quanto riguarda l’elemento dei lavoratori haitiani nel paese, fino al momento il governo sta dimostrando sensibilità e lungimiranza, permettendo il rientro ad Haiti e il successivo ritorno in Repubblica Dominicana anche a quei lavoratori che non sono in possesso del permesso di soggiorno secondo le attuali norme del Ministero dell’Immigrazione.
Personalmente sono moderatamente ottimista riguardo alla pressione migratoria nel prossimo futuro, perché considero che la ricostruzione debba avvenire in tempi brevi, garantendo opportunità di lavoro che, paradossalmente, prima del terremoto erano impensabili, sia nell’edilizia, sia nella produzione agricola, sia nei servizi. Certo, se la ricostruzione dovesse avere tempi lunghi è prevedibile che la pressione alla frontiera sarà molto forte, la fame non aspetta. E neanche la ricerca di una vita sicura e dignitosa.
ISCOS: Un’ultima domanda, che tipo di intervento sollecita a ISCOS in quanto ong sindacale presente da ormai 2 anni e mezzo nel paese?
GdR: Guardi, innanzitutto ringraziamo ISCOS per la vicinanza e per la collaborazione che ha avuto con la CASC fin dall’inizio del progetto MAE. Il rapporto tra la CASC e la CISL è ormai decennale, passando anche per le relazioni esistenti tra la FAI e il nostro sindacato agricolo, la FEDELAC. Per il futuro la invito a continuare sulla strada intrapresa, che si incentra su progetti per il rafforzamento del sindacato, per la formazione di giovani e donne in particolare, per la difesa dei diritti dei lavoratori, anche dei migranti, e per lo sviluppo rurale incentrato sulla sostenibilità ambientale e sulla generazione di posti di lavoro e occupazione nel rispetto della salute dei produttori e dei consumatori. Credo che questi punti, insieme alla promozione e difesa del lavoro dignitoso possano costituire l'asse d’intervento di ISCOS sia in Repubblica Dominicana sia ad Haiti.

L'audio della testimonianza di Alessio Adanti, di ISCOS CISL
Su Conquiste del Lavoro online nella sezione audio:
http://www.conquistedellavoro.it/cdl/it/Servizi/Audio/info1269563092.htm


ISCOS Marche

giovedì 28 gennaio 2010

Iscos Marche in Tanzania: un aggiornamento

Riceviamo da Ilaria Bracchetti, nostra rappresentante in Tanzania, alcune immagini sui lavori per il progetto di sostegno agricolo nel distretto di Rufiji (qui la scheda completa).

In questa fase si sta accompagnando l'associazione locale UWAWARU (unione dei cristiani e musulmani di Rufiji) nel percorso di costituzione di un'azienda agricola didattica sperimentale, cercando di avviare anche la produzione. Ed ecco le foto:


L'area dove sorgerà l'azienda agricola

iscos marche tanzania
Le fondamenta della parte amministrativa

iscos marche tanzania
I primi ettari coltivati


iscos marche tanzania
Puoi sostenere questo progetto con un bollettino postale:
Iscos Marche Onlus - CCP 17541608 – causale: Progetto Kibiti



ISCOS Marche

Iscos Argentina: la difesa del diritto alla terra

Riceviamo da Iscos Argentina gli aggiornamenti sui progetti in corso.
Segnaliamo in particolare il progetto sui diritti dei contadini:

Nel periodo preso in considerazione da questo numero del bollettino, il progetto di Difesa del Diritto alla Terra é proseguito con normalità.
Un’attività degna di nota é sicuramente l’acquisto del furgoncino per l’organizzazione.
Grazie al mezzo di trasporto i responsabili e leadres della Mesa de Tierra saranno facilitati nel movimento e potranno quindi raggiungere con piú semplicità le lontane località dove, tra l’altro, risiede la maggior parte dei soci dell’organizzazione contadina.
É necessario ricordare che la condizione delle strade di terra é per quasi per tutto l’anno in pessimo stato: le scarse piogge rendono i sentieri molto polverosi per molti mesi e gli improvvisi rovesi d’acqua rendono il terreno talmente fangoso da impossibilitare il transito.
Inoltre il furgoncino Ford F 100 si sta anche utilizzando per trasportare l’avvocato difensore alle distinte comunità. Come segnalato nel precedente numero, la strategia giuridica di quest’anno prevede difendere la terra attraverso un processo di riforestazione. Questa azione sembra fornire un ulteriore elemento di legittimità a
risiedere sul territorio, dal momento che prova ancora una volta l’attività dell’uomo sulla terra e il suo “animo di proprietario”.
L’avvocato sta quindi avanzando con un processo formativo che prevede la sensibilizzazione degli abitanti riguardo la necessità di legalizzare il processo di riforestazione (ricordiamo che quest’azione viene chiamata diligenza preliminare).
Parallelamente l’avvocato sta anche istruendo i membri della Mesa de Tierra su quelli che sono i modi e i tempi per affrontare un processo di prescrizione. In quest’ultimo periodo sono stati anche ottenuti gli studi di titoli delle comunità piú attive all’interno della Mesa. Vale comunque la pena ricordare che attualmente non ci sono conflitti violenti nelle comunità socie dell’organizzazione.
Per rafforzare il processo di riforestazione che ogni comunità dovrà realizzare, la Mesa de Tierra ha deciso di fare della sede dell’organizzazione un vivaio di piante di algarrobo (pianta tipica della zona). Sono stati appena comprati i teli necessari
per produrre l’ombra e dal mese di gennaio verranno seminate le piantine che poi saranno piantate nei campi.

Quest’anno é stato anche deciso di stampare un calendario di una pagina, il cui slogan ha proprio l’obiettivo di rafforzare la strategia legale della riforestazione. Lo stesso calendario sarà diffuso nelle comunità e sarà un ulteriore passo verso la sensibilizzazione del concetto di difesa del diritto alla terra.

Ecco il bollettino completo


Nº17 - diciembre 2009


ISCOS Marche

mercoledì 27 gennaio 2010

Emergenza Haiti: le azioni in loco e la raccolta in Italia

Riceviamo e segnaliamo
26 gennaio 2010
A due settimane dalla catastrofe è stato aperto il conto corrente* del “Fondo di intervento a favore delle popolazioni della Repubblica di Haiti” costituito in seguito all'accordo sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria il 21 di questo mese. Nel fondo confluiranno i contributi dei lavoratori (1 ora di lavoro) che aderiranno all'iniziativa. Confindustria richiederà alle aziende di contribuire versando una somma pari a quella raccolta dai rispettivi lavoratori.
La raccolta fondi avrà termine a luglio, ponendosi pertanto come obiettivo la ricostruzione.
Intanto ad Haiti hanno raggiunto la popolazione gli aiuti finanziati e promossi dalla Csi (Confederazione Sindacale Internazionale) in collaborazione con la Csa (Confederazione Sindacale delle Americhe), e col contributo operativo ed economico delle organizzazioni affiliate della Repubblica Dominicana – Casc, Cntd e Cnus – e dell'affiliata alla Csi di Haiti, la Cth.
L'Iscos Cisl, sta collaborando con la Casc, partner in un progetto cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, alla pianificazione e attuazione delle azioni umanitarie a sostegno della popolazione, dal centro di formazione realizzato con i fondi del progetto, divenuto centro di raccolta e spedizione per gli aiuti umanitari.
Martedì 19 sono iniziate le operazioni di trasporto dei beni di prima necessità – alimenti, acqua, medicine e medicamenti - che, grazie al coordinamento della Federazione Nazionale dei Trasporti della Repubblica Haitiana, sono stati inviati ad Haiti. Da giovedì 21 anche il centro di formazione della Cth, la cui struttura ha resistito al terremoto, è divenuto operativo come centro di accoglienza per decine di persone scampate al disastro, punto di distribuzione di generi alimentari e ambulatorio medico presso il quale prestano servizio volontari e medici provenienti dalla Repubblica Dominicana.
Guy Rider, segretario generale della Csi, confermando le precedenti dichiarazioni legate all'importanza di una ricostruzione che sollevi il paese dalla povertà, ha ribadito “Il lavoro dignitoso deve essere al centro delle iniziative di ricostruzione”.
Nell'immediato, “la Csi ha chiesto alle aziende dell'area non colpite dal terremoto di continuare le loro attività per salvaguardare i posti di lavoro esistenti”. (Vedi comunicato stampa della Csi del 21 gennaio)

Ufficio Comunicazione Iscos Cisl
comunicazione@iscos-cisl.org
06.44341280
*I contributi verranno raccolti tramite:
c/c n° 8000046
Codice IBAN: IT 11 U 01030 03201 000008000046
attivato presso Monte Paschi Siena
intestato a Confindustria, CGIL, CISL, UIL
“FONDO PER POPOLAZIONE DELLA REPUBBLICA DI HAITI“



ISCOS Marche

Haiti: gli aiuti sindacali arrivano a destinazione

Riceviamo e segnaliamo:

Bruxelles, 21 gennaio 2010.
Dopo il terremoto che ha colpito Haiti, la Csi, in cooperazione con la Csa, la sua organizzazione regionale latinoamericana, ha diffuso un appello per organizzare l'assistenza umanitaria alle vittime.
I fondi raccolti mediante questa azione sono dedicati principalmente agli aiuti umanitari che vengono portati alle vittime tramite le organizzazioni affiliate della Repubblica Dominicana – Casc, Cntd e Cnus – e l'affiliata alla Csi di Haiti, la Cth. Intanto, i sindacati di tutto il mondo stanno organizzando raccolte fondi per aiutare Haiti.
Sin dalle prime ore successive al terremoto, le organizzazioni dominicane hanno inviato alimenti, acqua e medicine a Port-au-Prince. Il contributo di solidarietà trasmesso immediatamente dalla Csi è andato ad aggiungersi alle donazioni che sono state raccolte dalle federazioni sindacali affiliate dell'area. Tutto viene inviato ad Haiti, fra le destinazioni c'è anche il centro di formazione della Cth, che ha resistito al terremoto. Da giovedì scorso, il centro è divenuto un rifugio che ha accolto decine di lavoratrici e lavoratori feriti e dove vengono distribuite razioni alimentari e offerte cure mediche.
Lo stesso giorno, alcune organizzazioni umanitarie hanno inviato due ambulanze, con medicamenti e personale medico esperto, che ha da allora è stato sostituito da altri team in rotazione.
La commissione di monitoraggio del disastro, istituita dalle tre centrali sindacali dominicane è operativa 24 ore su 24. In particolare, martedì 19, è stato inviato un convoglio di 4 autotreni, in
coordinamento con la Federazione Nazionale dei Trasporti della Repubblica Dominicana, che ha trasportato generi alimentari, acqua e medicine. La delegazione sindacale è stata ricevuta alla frontiera dai sindacalisti haitiani, che hanno fornito la loro assistenza, e si è poi diretta a Port-au-
Prince. A breve è seguito un altro convoglio con a bordo personale medico e volontari. Oggi un nuovo convoglio giungerà al centro sindacale. Nel frattempo sono state contattate le agenzie umanitarie operanti a Port-au-Prince affinché il centro fosse incluso nella lista di distribuzione dei rifornimenti. Recentemente i sindacati di Haiti sono stati coinvolti nella Commissione governativa incaricata di coordinare la distribuzione degli aiuti. Allo stesso tempo hanno aperto un confronto col Ministro del Lavoro per far fronte all'emergenza.
Per Guy Rider, Segretario Generale della Csi, “L'intervento sindacale è ancora nella fase dell'emergenza umanitaria. Il lavoro dignitoso deve essere al centro delle iniziative di ricostruzione. In particolare, bisognerà concentrarsi sull'importanza di nuovi meccanismi di sviluppo che favoriscano lavori verdi. Intanto la Csi ha chiesto alle aziende dell'area non colpite dal terremoto di continuare le loro attività per salvaguardare i posti di lavoro esistenti.”



ISCOS Marche

lunedì 25 gennaio 2010

Energia solare: uno specchio parabolico...piatto!

Può uno specchio parabolico essere piatto? l'ultima invenzione di Dominic Wanjihias potrebbe dimostrarsi un efficiente modo di catturare l'energia solare.

Tutti sanno che uno schermo parabolico è una superficie curva che concentra i raggi solari in un punto. Sono utilizzati per le antenne, le luci delle auto, i riflettori. E sono utilizzati per progetti di energia alternativa per concentrare l'energia solare per riscaldare o cuocere.

Dominic pensa che la sua forma sia un ostacolo perchè difficile da trasportare e gestire.

Così ha tagliato delle strisce di acrilico flessibile e le ha posizionate secondo inclinazioni opportunamente calcolate, creando un raggio perfettamente a fuoco.


La bellezza di questo specchio è che:

1. è molto economico,
2. Può essere facilmente smontato o trasferito,
3. Può essere facilmente trasportato, esteso o raccolto in un tubo,
4. Si può riparare sostituendo una striscia soltanto (piuttosto che l'intero specchio parabolico)

Questo progetto è stato realizzato da Dominic Wanjihia con Nairobi University e il FabLab del MIT.

Fonte: Afrigadget



ISCOS Marche

venerdì 22 gennaio 2010

Radio Labour: la radio dei lavoratori

Vi segnaliamo l'imminente lancio di RadioLabour.net la prossima settimana.

L'avvio di International Labour News Audiocast è previsto per il 1 febbraio 2010. E' un programma settimanale di notizie internazionali sul lavoro diffuso tramite Internet.

L'audiocast - chiamato Solidarity News - sarà disponibile su RadioLabour.net ogni Lunedi mattina.

Solidarity News si concentrerà sulle attività sindacali e dei lavoratori su questioni da tutto il mondo, con particolare attenzione ai mercati emergenti e ai paesi in via di sviluppo.

RadioLabour fornirà regolarmente presentazioni settimanali, ma una caratteristica speciale saranno le relazioni dei sindacalisti per segnalare particolari eventi o pubblicizzare una attività della loro organizzazione.

I testi dell'audiocast saranno disponibili come aiuto ai sindacalisti che vogliono imparare l'uso della lingua inglese come lingua supplementare nel settore del movimento internazionale del lavoro.

Per ulteriori informazioni su RadioLabour, ascoltare le trasmissioni, o fornire relazioni, visitare il sito RadioLabour: http://www.radiolabour.net

E' attivo su UnionBook un gruppo: Labour Podcasting, per discutere dell'argomento.

ISCOS Marche

mercoledì 20 gennaio 2010

Eritrea: nuovo progetto ISCOS Marche per la sicurezza alimentare

Inizia il nuovo progetto di ISCOS Marche onlus in Eritrea per la sicurezza alimentare. Questi i dettagli dell'iniziativa:

Ubicazione: Regione Nord del Mar Rosso – Distretti di Gelalo e Foro (Sub Zoba)
Date d’inizio e termine progetto: Novembre 2009 – Ottobre 2011

Obiettivi

Con questo progetto si intende concorrere a migliorare le condizioni di vita e la sicurezza alimentare delle popolazioni che vivono nei Distretti meridionali della Regione Nord del Mar Rosso attraverso il consolidamento e l’ampliamento di iniziative e di attività sviluppate nell’ambito di precedenti interventi, portati a termine con buoni risultati. Una componente importante di questa Azione sarà inoltre quella di enfatizzare il ruolo delle associazioni dei produttori. In particolare gli obiettivi specifici saranno:

a) Incrementare la produzione e l’accesso al cibo e migliorarne il processo di commercializzazione, attraverso l’estensione della superficie agricola coltivabile, la modernizzazione delle tecniche e tecnologie di produzione, l’approntamento di servizi per l’agricoltura e la pesca, il potenziamento dei processi di lavorazione e conservazione del pesce, il conferimento della produzione ai mercati;

b) Elevare le cognizioni tecniche dei produttori agricoli e dei pescatori, medianti brevi corsi di formazione;

c) Promuovere e sostenere la costituzione e/o il consolidamento di associazioni/cooperative di produttori agricoli e di pescatori.

Partner
Sezione regionale del Ministero dell’Agricoltura presso la NRSR per la componente agricola;

Ministero della Pesca per le attività di pesca e di lavorazione del pescato;

National Confederation of Eritrean Workers per la componente associativa e cooperativistica;

ISCOS CISL per la collaborazione logistico tecnica.

Attività

Per l'agricoltura:
- Infrastruttura di “spate irrigation” sul torrente Abae
- Costruzione a Buya di un capannone attrezzato come sede dell’Associazione di produttori, stoccaggio della produzione, rimessa e manutenzione dei mezzi e degli attrezzi
- Fornitura di mezzi ed attrezzi agricoli meccanici (trattore, aratri, erpice, carro) e distribuzione di input agricoli (sementi selezionate, fertilizzanti, attrezzi manuali, etc.)
- Creazione di un punto di accesso alla fornitura di input agricoli
- Messa in produzione di circa 200 ettari di terreno recuperato da area desertica

Per la pesca:
- Costruzione ad Irafayle di un capannone attrezzato per la raccolta, lo stoccaggio, ed il conferimento ai mercati della produzione ittica del Golfo di Zula
- Fornitura di una macchina per la produzione di ghiaccio al centro ittico di Inghel
- Fornitura di un automezzo attrezzato per il trasporto via terra del pesce fresco
- Fornitura di reti e di inputs ittici alle Cooperative di pescatori di Irafayle e di Inghel
- Marketing ed eventi per promuovere il consumo e la commercializzazione del pesce

Per la formazione dei produttori:
- Ampliamento a specie ittiche di media taglia del processo di essiccazione del pesce
- Introduzione della tecnica di salagione del pesce azzurro presso il nuovo Centro di servizi ittici di Irafayle
- Formazione tecnica di 100 agro-pastori e di 60 pescatori mediante quattro corsi di formazione di una settimana ciascuno

Per la Creazione e il consolidamento di associazioni / cooperative di produttori
- Stage e tirocini per trattoristi, motoristi/elettricisti, addetti alla manutenzione dei mezzi e degli impianti
- Dieci seminari sul ruolo delle forze sociali nello sviluppo locale e sulle cooperative di produttori
- Sostegno alla costituzione di una associazione /cooperativa di produttori attivi nel settore agricolo e consolidamento delle Cooperative di pescatori ad Irafayile (Golfo di Zula) ed Inghel (Penisola di Bure)
- Formazione dello staff tecnico delle associazioni di produttori

I tempi
Il progetto ha una durata di due anni



ISCOS Marche

martedì 19 gennaio 2010

Aggiornamenti da Haiti

Riceviamo dall'Iscos Nazionale e pubblichiamo due aggiornamenti da Alessio Adanti, Rappresentante ISCOS per Repubblica Dominicana e Haiti:

AGGIORNAMENTO HAITI – 17 gennaio
da Alessio Adanti
Rappresentante ISCOS per Repubblica Dominicana e Haiti
Le tre Confederazioni Dominicane aderenti al'ITUC: CTA, CNTD, CNUS hanno sottoscritto un accordo, annunciato in conferenza stampa, per gestire in maniera unitaria gli aiuti per Haiti.
Il canale individuato per far giungere concretamente i generi di prima necessità e, anche, per gestire il post emergenza nel Paese, hanno deciso le tre sigle sindacali, sarà MOSHTA, l'organizzazione dei lavoratori haitiani aderente alla CASC e già partner di ISCOS in progetti di cooperazione.
Gabriel Del Rio, segretario Generale della CASC, è riuscito a contattare telefonicamente il suo omologo del sindacato haitiano, la CTH. E' vivo e sta bene. Anche la sede del sindacato haitiano, miracolosamente, sembra non aver ricevuto danni.

AGGIORNAMENTO HAITI – 18 gennaio
da Alessio Adanti
Rappresentante ISCOS per Repubblica Dominicana e Haiti
Ho appena parlato con Luciano Robles, segretario generale di FEDELAC e Segr. aggiunto della CASC, che mi ha messo al corrente della situazione.
L’ITUC ha fatto un apporto di 20.000 euro sul conto della CASC, e hanno nominato una
commissione intersindacale in RD per gli acquisti, come da comunicato stampa diffuso presso i media.
Io mi vedrò, con Luciano e Gabriel Del Rio (Segretario Generale di CASC) in questa settimana, probabilmente mercoledì. Luciano mi ha detto che hanno avuto mandato dall’ITUC di una presenza in affiancamento alla CTH (sindacato haitiano), per cui e' prevedibile che formino un equipe che stia sul posto. La settimana prossima è prevista un invio di una delegazione ad Haiti e ho chiesto di partecipare, insieme ai dirigenti della CASC.
Per quanto verificato al momento, sia la sede della CTH, che quella del centro di formazione sindacale e professionale dell'INAFOS non hanno danni maggiori, mentre è purtroppo deceduta la Segretaria di finanza della CTH. Al momento la maggior parte dei dirigenti e dei membri delle CTH hanno trovato riparo nella sede INAFOS in Port au Prince.


Ecco i due comunicati:

haiti-15gen-Csa


haiti-15gen-SindacatiRD

Ricordiamo che è possibile contribuire effettuando una donazione tramite:

- bonifico: IBAN IT19 O 053 0802 6840 0000 0017 396
- bollettino postale: c/c n. 17541608

intestati a ISCOS MARCHE ONLUS

con causale PRO TERREMOTATI HAITI

ISCOS Marche

domenica 17 gennaio 2010

I care Tanzania di Romina Remigio

tanzania, i care, romina remigioSegnaliamo l'uscita prossima del libro I care Tanzania:

I CARE TANZANIA....ANCORA POCHE SETTIMANE....

… Un giornalista non è solo un rigoroso traduttore di informazioni ma anche un cantastorie. La voce di chi non ha voce. Gli occhi di chi non può o non vuole vedere. Ha la possibilità e la capacità di potersi fermare. Fermarsi a riflettere, osservare, parlare, ascoltare e ascoltare. E questo ho scelto di fare in questi anni di vita in Tanzania. I CARE TANZANIA [ Storia di Vita Donata]. I care, significa mi preoccupo, mi prendo cura, mi impegno, in senso lato amare.
Questo libro fotografico è il frutto di un lavoro impegnativo. Ho avuto modo di conoscere tante persone, di tutte le età e tribù.



ISCOS Marche

sabato 16 gennaio 2010

16 maggio 2010. Marciamo insieme da Perugia ad Assisi

marcia per la pace perugia assisi

“Non basta parlare di pace. Uno ci deve credere.
E non basta crederci. Uno ci deve lavorare.”
Eleanor Roosevelt


16 maggio 2010

Marcia per la pace Perugia-Assisi

diffondiamo la cultura della pace e dei diritti umani
diciamo basta alla violenza e alla paura
costruiamo un’Italia migliore

Informazioni utili per prepararla insieme
Novembre 2009

La prossima Marcia per la pace Perugia-Assisi si svolgerà domenica 16 maggio 2010. La Marcia sarà preceduta da un grande Forum della pace che si terrà a Perugia, venerdì 14 e sabato 15 maggio.

La data è stata scelta per facilitare la partecipazione delle scuole, degli studenti e degli insegnanti impegnati in percorsi di educazione alla cittadinanza e alla Costituzione, ai diritti umani e alla pace, all’intercultura, alla legalità e alla solidarietà.

L’obiettivo di fondo. “Abbiamo bisogno di un’altra cultura!”. Con questo slogan la prossima Marcia per la pace Perugia-Assisi intende invitare tutti, cittadini e istituzioni, a promuovere una nuova scala di valori, sostituendo la cultura della violenza e della guerra con la cultura della pace, dei diritti umani e della nonviolenza, sostituendo l'esclusione con l'accoglienza, l’intolleranza con il dialogo, il razzismo con il riconoscimento dell’altro, l’egoismo con la solidarietà, l’illegalità con la legalità, la separazione con la condivisione, l'arricchimento con la giustizia sociale, la competizione selvaggia con la cooperazione.

Continua la lettura su perlapace.it

ISCOS Marche

venerdì 15 gennaio 2010

Il nuovo progetto Iscos Marche in Tanzania

iscos marche, tanzania, agricoltura, malariaSul nostro sito della rete ISCOS nazionale è stata pubblicata la presentazione del nuovo progetto in Tanzania.
Il progetto durerà tre anni, con l'obiettivo di ridurre la povertà e contrastare la malaria, attraverso il sostegno all'agricoltura e le iniziative di formazione.




ISCOS Marche

giovedì 14 gennaio 2010

Haiti - il sito con tutte le informazioni

haiti, terremotoGrazie al team di Ushahidi possiamo consultare gli aggiornamenti in tempo reale da più fonti sulla tragedia di Haiti.
Questo il link:

Haiti

Vi ricordiamo che è attiva la raccolta fondi tramite:

- bonifico: IBAN IT19 O 053 0802 6840 0000 0017 396
- bollettino postale: c/c n. 17541608

intestati a ISCOS MARCHE ONLUS

con causale PRO TERREMOTATI HAITI

ISCOS Marche

mercoledì 13 gennaio 2010

Raccolta fondi pro-terremotati Haiti

Insieme a ISCOS Marche possiamo aiutare la popolazione di Haiti colpita dal tremendo terremoto.

Invia il tuo contributo tramite:

- bonifico: IBAN IT19 O 053 0802 6840 0000 0017 396
- bollettino postale: c/c n. 17541608

intestati a ISCOS MARCHE ONLUS

con causale PRO TERREMOTATI HAITI





ISCOS Marche

venerdì 8 gennaio 2010

Il privilegio di esistere: concorso nazionale di scrittura

Il Gruppo territoriale Amnesty International 050 di Macerata indice la prima edizione del concorso nazionale di scrittura “Il privilegio di esistere” nell'intento di diffondere i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, consapevole dell'importanza della scrittura e della fotografia come mezzi di trasmissione di valori quali il rispetto e la tolleranza tra gli esseri umani. Non si tratta semplicemente di dare un riconoscimento formale, ma di riflettere e pretendere dignità attraverso i punti di forza della “SCRITTURA”.

Il tema dell'edizione 2009 è: “ MAI PIU' violenza sulle donne ”, campagna globale lanciata da Amnesty fin dal 2004. In tutto il mondo, in ogni classe sociale o gruppo etnico, in ogni cultura o religione, ci sono uomini che sottopongono le donne e le proprie partner a violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica. Le donne sono oggetto di sfruttamento e di discriminazione ad ogni età. Tutti - singole persone, comunità locali, governi, organismi internazionali - dovranno assumersi la responsabilità di porre fine a questa violenza e alla sofferenza che provoca. Fermiamo questo scandalo mondiale!

Il concorso è riservato a giovani dai 15 ai 30 anni. Sono previste tre sezioni:

Fotografia digitale

Testo narrativo

Testo poetico

Maggiori notizie e modulo di iscrizione sul sito


Cordialita

Giorgio Marcolini
Responsabile




ISCOS Marche

giovedì 7 gennaio 2010

Iscos Marche in Albania: il sito

Segnaliamo il sito ISCOS Albania: realizzato nell'ambito del progetto di ISCOS Marche a sostegno dei sindacati albanesi, il sito offre informazioni in italiano e in albanese sull'ISCOS, sui sindacati albanesi, sulle campagne in corso e una rassegna stampa sui temi del lavoro.
E' possibile vedere il video della campagna Lavoro dignitoso, scaricare i materiali per le campagne informative.















ISCOS Marche