Working Villages International è un'organizzazione non-profit dedicata alla costruzione di villaggi auto-sufficienti, ambientalmente sostenibili in tutto il mondo. Il modello di villaggio è fondato sui principi gandhiani di produzione locale per il consumo locale e di occupazione significativa. Ciò che la rende unica è il suo approccio concentrato e globale e il potenziale di duplicabilità.
Invece di risolvere i problemi a livello di sintomo, WVI affronta le cause di fame, disoccupazione e violenza utilizzando un modello di sviluppo che può essere adattato in quasi ogni regione del mondo. WVI è cresciuta velocemente sin dal suo inizio, e si augura di poter costruire villaggi di speranza per molti anni a venire.
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sabato 19 dicembre 2009
Working Villages International - i villaggi dell'avvenire
venerdì 18 dicembre 2009
A Natale regala un osso - contro i genocidi
Un milione di ossa, realizzate da una comunità internazionale di artisti, attivisti e studenti, sommergeranno Washington.
One Million Bones è un'installazione artistica pensata per ricordare i milioni di vittime dei genocidi.
La missione è di aumentare la consapevolezza su queste atrocità e raccogliere fondi per proteggere i rifugiati.
Si cercano persone che creino e donino le ossa per questo evento. Per saperne di più:
giovedì 17 dicembre 2009
Campagna globale per la convenzione dei diritti dei migranti
Il 18 dicembre sarà lanciata una campagna globale per sfidare i paesi a mettere fine all'abuso dei migranti tutelando i loro diritti umani.
Eventi a Bruxelles, il Cairo, a Ginevra, Kuala Lampur, Nairobi, New York e Parigi daranno il via alle attività in tutti i continenti per celebrare il 20 ° anniversario dell'adozione da parte delle Nazioni Unite della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e delle loro famiglie (ICRMW) nel 1990.
La campagna porterà nelle strade e ai parlamenti la richiesta di agire immediatamente per porre fine alla diffuse violazioni dei diritti umani subite quotidianamente dai migranti di tutto il mondo, attraverso la ratifica di questo strumento di base delle Nazioni Unite. Stime delle Nazioni Unite indicano che entro il 2010 214 milioni di persone vivranno al di fuori dei loro paesi di nascita o di cittadinanza. Quasi la metà di questa cifra, circa 95 milioni, secondo i calcoli dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), sono economicamente attivi, come i lavoratori migranti. Insieme alle loro famiglie, che costituiscono la grande maggioranza di tutti i migranti internazionali.
La maggior parte dei paesi conosce l'emigrazione sia come origine, destinazione e / o paesi di transito. Molti paesi hanno tutti e tre questi aspetti. "Anche se, per molti, la migrazione è un'esperienza positiva, molti altri migrano sotto costrizione e affrontano difficoltà gravi", ha sottolineato Carla Edelenbos dell'Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani (OHCHR) e coordinatore della Campagna Globale. "I lavoratori migranti in tutto il mondo sono vittime di abusi, discriminazioni e sfruttamento da parte dei trafficanti, dei datori di lavoro. L'incapacità degli Stati di proteggere efficacemente i migranti contro le pratiche abusive dimostra la necessità urgente per la ratifica ".
ICRMW prevede norme giuridiche in materia di diritto nazionale che riconoscano le vulnerabilità specifiche dei migranti e la promozione umana e legale di lavoro e condizioni di vita. Esso fornisce una guida per le politiche di migrazione che possono essere efficaci solo se basate su norme giuridiche dello Stato di diritto. La ratifica di questa convenzione è vista come essenziale per contrastare l'abuso e lo sfruttamento dei migranti. 42 Stati hanno ratificato la Convenzione dopo l'adozione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1990, e altri 15 hanno firmato - la firma è il passo preliminare della ratifica.
"Oggi i membri della FIDH e partner in tutto il mondo hanno lanciato un appello ai loro governi per ratificare la presente convenzione senza ulteriori indugi", ha dichiarato Cynthia Gabriel, Vice-Presidente e Direttore della CARAM Asia, "gli Stati devono assumersi le loro responsabilità e dire no a sfruttamento e discriminazione. Ci auguriamo che nel 20 ° anniversario della Convenzione celebreremo un numero record di ratifiche ".
"Invitiamo tutti gli Stati che non hanno ancora ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite a cogliere questa occasione per inviare un messaggio forte alla comunità internazionale sul loro impegno per la tutela dei diritti umani di tutti gli esseri umani, comprese le persone migranti", ha aggiunto Guy Ryder , Segretario Generale, International Trade Union Confederation, "ricordiamo loro l'importanza di ratificare le convenzioni dell'OIL sui lavoratori migranti e di garantire che le Convenzioni fondamentali dell'OIL sulla libertà di associazione, il diritto alla contrattazione collettiva, e la protezione dalla discriminazione e dal lavoro forzato e il lavoro minorile siano pienamente applicate ai lavoratori migranti ", ha concluso.
La campagna è lanciata dal comitato direttivo internazionale per la campagna per la ratifica della Convenzione sui diritti dei migranti, una rete unica di agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni internazionali e organizzazioni della società civile globale.
I membri del comitato direttivo comprendono l'Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani (OHCHR), International Labour Office, International Organization for Migration (IOM), l'UNESCO, Federazione Internazionale per i Diritti Umani (FIDH), International Trade Unions Confederation (ITUC), 18 dicembre , International Catholic Migration Commission (ICMC), Human Rights Watch (Hrw), Movimento Internazionale contro ogni forma di discriminazione e razzismo (IMADR), Migrant Forum in Asia (MFA), Migrants Rights International (MRI), Public Services International (PSI) , Women's International League for Peace and Freedom (WILPF), World Council of Churches (WCC).
Molte altre organizzazioni internazionali e regionali si stanno unendo alla campagna, tra cui CARAM Asia.
Per maggiori informazioni contattare: Katherine Booth, FIDH, +33 6 48 05 93 93, kbooth@fidh.org Carla Edelenbos, OHCHR, +41 22 917 9241, cedelenbos@ohchr.org
mercoledì 16 dicembre 2009
Lavoro dignitoso, vita dignitosa
Un articolo di Tirana Observer sull'attività Iscos Marche in Albania:
Carlo Tirana Observer
Africa on Letters
Africa on Letters
Skyler Vander Molen ha realizzato questa immagine per Global Peace Exchange, da stampare su magliette vendute per raccogliere fondi per mandare 20 volontari in Rwanda per costruire una scuola di informatica e inglese.
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sabato 12 dicembre 2009
Copenhagen. Dal 16 al 18 dicembre il summit in diretta web tv
Seppur con tutti i se e i ma che Barroso ha oramai detto chiaro e tondo «un accordo politico, non un accordo giuridico», almeno per ora. Il 16, 17 e 18 dicembre, i giorni conclusivi, i più caldi del vertice, Legambiente, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e il Coordinamento "In Marcia per il Clima" organizzano tre giorni di diretta via web-tv Milano-Roma-Copenaghen, in collaborazione con c6.tv. Tre giorni di eventi, iniziative e gruppi di ascolto nelle piazze per seguire in tempo reale quello che succederà fuori e dentro le stanze dei bottoni.
Un’iniziativa di informazione diretta importante, perché «l’informazione è l’essenza stessa del cambiamento climatico», ha detto Carlo Corazza, direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea. You control climate change è il motto della campagna di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici dell'Unione Europea. E siamo sempre lì, bisogna mantenere viva l’attenzione sul dibattito, onere che ricade per «gran parte sulle spalle delle associazioni», secondo Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente, «e non solo di quella ambientaliste, ma della società civile tutta, che crede nello sviluppo sostenibile anche come risposta alla crisi».
Tre città connesse fra loro per sentire il profumo di Copenhagen: Milano nella sede della Commissione Europea, Roma davanti a Montecitorio e Copenhagen. La diretta sarà ospitata su www.stopthefever.org e sul canale web c6.tv, dove si potranno seguire i momenti ufficiali, il controvertice e tutti gli eventi collaterali in dialogo diretto con le delegazioni presenti nella capitale danese. Si stanno organizzando gruppi di ascolto e partecipazione nelle sedi di associazioni, istituzioni locali, scuole ed Università, ma persino nelle piazze, nei bar e negozi.
Intanto il 12 e 13 dicembre il coordinamento “In Marcia per il Clima” organizza in tutta Italia l’iniziativa 100 piazze per il clima (www.100piazze.it) con banchetti informativi, spettacoli e manifestazioni ludico-sportive per sensibilizzare e far crescere l’attenzione verso il vertice mondiale di Copenaghen. Oltre all’appello “Fermiamo la febbre del pianeta”, sarà possibile sottoscrivere le petizioni delle oltre 100 associazioni promotrici.
Il progetto della diretta è promosso da Legambiente, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Coordinamento “In Marcia per il Clima”, in collaborazione con c6.tv, CoLomba-COoperazione LOMBArdia, Ragnarock Nordic Festival, Festival Internazionale dell’Ambiente, L'Aurora Comunicazione & Marketing. Partner istituzionali sono: Ministero dell'Ambiente, Provincia di Milano, Comune di Milano, Parlamento Europeo Ufficio a Milano, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma, Fondazione Cariplo. I media partner: AgiMondo, Consumabile, Edizioni Ambiente, e-gazette, La Nuova Ecologia, Metro, Qualenergia, Radio Popolare, Radio Radicale, Vita.
L’iniziativa è realizzata grazie a: 9Ren, A2A, Amiacque, Amsa, BP Solar, Consorzio per la tutela del Formaggio Grana Padano, Coop, E-On, Gruppo Polo Le Ville Plus, Ikea, Posta Pronta, Timberland, Unendo Energia. AzzeroCO2 curerà la neutralizzazione emissioni anidride carbonica della diretta.
(da: vita.it)
venerdì 11 dicembre 2009
Manda i soldi a casa: le rimesse dei migranti
Segnaliamo via Balcani Cooperazione
Attivo da pochi giorni un sito a disposizione di persone immigrate per l'invio sicuro delle rimesse nei propri paesi di origine. Un'iniziativa che si inserisce nel progetto 'Migranti per lo sviluppo'
Un nuovo punto di riferimento sul web per inviare denaro a casa nel modo più conveniente e sicuro. È stato presentato lo scorso 11 novembre il sito "www.mandasoldiacasa.it", il primo in Italia che permette agli immigrati di confrontare in modo gratuito costi, condizioni e servizi per l’invio delle rimesse nei paesi di origine. La presentazione del nuovo servizio online si è tenuta nel corso della Conferenza Internazionale sulle Rimesse organizzata dalla Banca Mondiale e dal Ministero Affari Esteri Italiano in seno al “Gruppo di lavoro G8 sulle rimesse globali”, in programma l'11 e il 12 novembre scorsi a Roma. Al momento, sono 11 i paesi che hanno dato la disponibilità per la comparazione dei costi, ma altri se ne aggiungeranno a breve.
Il sito, gestito dal CeSPI, è stato sviluppato secondo la metodologia Banca Mondiale, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e con il coinvolgimento del mondo bancario e di alcuni operatori di trasferimento monetario, nell’ambito del Progetto “Migranti per lo Sviluppo”.
“Il progetto, di cui è capofila l'Organizzazione Non Governativa Ucodep, è il primo risultato operativo del Laboratorio Migrazioni e Sviluppo, una rete di analisi e pratiche che coinvolge ACLI, ARCI, ARCS, IPSIA, Banca Etica, CeSPI, Consorzio Etimos WWF Italia e che mira prioritariamente al rafforzamento dell’associazionismo dei migranti e del loro ruolo nelle iniziative di co-sviluppo” precisa Marco Baldini, coordinatore del Laboratorio. Il progetto Migranti per lo Sviluppo si avvale del contributo della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Esteri e dell’appoggio della Direzione Generale cooperazione economica e finanza multilaterale. “La nascita di un sito come mandasoldiacasa.it è un primo passo importante per permettere ai migranti di ridurre i costi dell’invio delle rimesse”, dichiara Francesco Petrelli, presidente di Ucodep.