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Ultimi articoli

Chi siamo

L’ISCOS Marche Onlus è un’articolazione regionale dell’ISCOS – Istituto Sindacale di Cooperazione allo Sviluppo. Operativo dal 1 gennaio 1994, ISCOS Marche si è costituito formalmente il 15 luglio 1998. Attraverso la cultura della solidarietà e della cooperazione l’ISCOS Marche, in collaborazione con le istituzioni, le comunità locali e le organizzazioni sindacali dei paesi più poveri del mondo, promuove e sostiene iniziative di sviluppo per il lavoro, la produzione, la formazione, la salute, l’affermazione della democrazia e dei diritti umani e del lavoro. Dalla sua attivazione, l’ISCOS Marche ha completato o ha in corso di realizzazione iniziative di cooperazione internazionale in 16 paesi del mondo. Segui questo collegamento per saperne di più sui nostri progetti!

Contatti

Iscos Marche Onlus
Via dell'Industria 17 / a
60127 Ancona
tel. 071 505224
fax 071 505207
mail iscosmar@tin.it

lunedì 29 settembre 2008

Concerto per Enrico

Vi segnaliamo questo evento dal sito di ISCOS Emilia Romagna

Cari amici,

il 4 ottobre prossimo sarà il I anniversario della scomparsa di Enrico Giusti, direttore dell'ISCOS E.R., sindacalista della CISL e amico. ISCOS E.R., in collaborazione con la CISL e con i tanti amici di Enrico, organizzerà vari momenti per ricordare insieme la sua persona.

Un ricordo che non sarà solo commemorazione, anzi e soprattutto vogliamo che siano momenti per stare insieme, condividere e discutere. Nello spirito di Enrico.


Uno di questi momenti sarà il Concerto "L'ILLOGICA ALLEGRIA" sulla musica di Giorgio Gaber del Gruppo Teatro Devadatta che si terrà il giorno 5 ottobre alle 20.30 presso Estragon (Via Stalingrado, 20 Bologna).

L'ingresso è gratuito.
Vi invitiamo quindi a partecipare numerosi.
Comitato ISCOS Emilia-Romagna onlus

Enrico Giusti ci lasciava il 4 ottobre dello scorso anno.
La nostra tristezza oggi si accompagna al suo ricordo, sempre forte nei nostri cuori ma, soprattutto, vivo nei suoi progetti.
Enrico è stato un sindacalista combattente, un cooperante lungimirante, un educatore rigoroso, un grande amico di tanti di noi.

mercoledì 24 settembre 2008

Arca dei diritti: lo Zimbabwe

Dal sito di Ecoradio è possibile ascoltare la puntata di Arca dei diritti sullo Zimbabwe.
Ecco la presentazione:

Lo scorso 15 settembre in Zimbabwe si arriva finalmente alla svolta politica. Lo storico presidente Robert Mugabe firma un accordo di pace con il leader dell'opposizione Morgan Tsvangirai per porre fine agli scontri politici e sociali che tormentavano il paese ormai da mesi. Ma cosa prevede l'accordo? Quale sarà il futuro del paese? E soprattutto si potrà sperare in un miglioramente della questione dei diritti umani? A queste e ad altre domande cercheremo di rispondere, oggi, all'Arca dei Diritti. In studio con Riccado Noury, conduttore della trasmissione, Pietro Mariano Benni, direttore di Misna.

martedì 23 settembre 2008

Rilasciata sindacalista arrestata in Turchia nel gennaio scorso

Riceviamo da ISCOS Bruxelles:


Dopo più di otto mesi di carcere è stata rilasciata Meryem Özsöğüt, appartenente al Ses, sindacato turco degli impiegati pubblici del settore salute e servizi sociali. L’arresto è avvenuto in seguito alle dichiarazioni rilasciate durante una conferenza stampa in cui la Özsöğüt denunciava l’uccisione da parte della polizia di uno degli attivisti della sua confederazione. Le accuse che le sono state mosse al momento dell’arresto erano “appartenenza ad un organismo terroristico” e “promotrice di azioni a favore di organizzazioni terroristiche”. Il governo turco non è nuovo a questo tipo di azioni, collegando le organizzazioni sindacali con la propaganda di atti terroristici. Nel maggio scorso si erano avuti scontri con la polizia durante manifestazioni sindacali.

Le proposte ITUC per il forum di Accra: aiuti efficaci?

Riceviamo e pubblichiamo da ISCOS IAL Cisl Bruxelles :

A più di tre anni dalla dichiarazione di Parigi si è tenuto ad Accra, in Ghana, un forum che ha trattato l’efficacia degli aiuti allo sviluppo e valutato i passi avanti fatti in questi anni. Questo forum ha voluto ampliare i punti focali della dichiarazione del 2005. Il forum si propone di velocizzare il processo di aiuto allo sviluppo attraverso l’attuazione di tre punti fondamentali: appropriazione della gestione delle proprie amministrazioni da parte dei paesi in via di sviluppo, maggiore collaborazione e scambio di esperienze tra i vari attori dell’aiuto allo sviluppo, pubblicità e dimostrazione dei risultati delle varie azioni. Maggiori sforzi in questa direzione sono necessari affinché gli aiuti allo sviluppo possano dare dei risultati. I paesi in via di sviluppo devono rinforzare ed imparare a creare loro stessi nuove opportunità. Tramite le collaborazioni tra donatori e PVS si dovrà attuare un rafforzamento di questi paesi su tutti i livelli da quello tematico, a quello settoriale, da quello nazionale fino a quello internazionale.
Altro punto focale è la riduzione della frammentazione degli aiuti: l’efficacia diminuisce nel momento in cui le iniziative si moltiplicano all’eccesso. Migliorando la complementarietà tra gli sforzi dei donatori e seguendo insieme le priorità che i vari paesi hanno e decidendo delle strategie efficaci attraverso una buona divisione delle risorse, con una buona ripartizione dei compiti tra i vari attori sociali. Tutti punti che portano ad un grosso obiettivo comune: migliorare il rapporto sforzi-risultati.
ITUC ha dato voce all’esigenza di mettere al centro di un possibile dialogo duraturo ed efficace il “lavoro dignitoso”. La sua partecipazione come gruppo internazionale di pilotaggio (GIP) ha fatto sì che i sindacati abbiano arricchito il dibattito politico sull’efficacia degli aiuti.
In particolare rigettano i rapporti unilaterali e chiedono ai paesi donatori di lavorare per costruire sindacati e realizzare negoziazioni collettive, punti fondamentali per la costituzione di realtà democratiche. La confederazione sindacale internazionale chiede che i governi abbiano un ruolo cruciale per la promozione dei diritti umani creando un contesto che sviluppi la partecipazione da parte dei cittadini. È fondamentale che governi e paesi donatori effettuino le loro azioni considerando i diritti dell’uomo, l’uguaglianza uomo-donna, la tutela dell’ambiente e le norme internazionali del lavoro. Tutti punti che bisogna utilizzare come principali indicatori dello sviluppo sociale.

lunedì 22 settembre 2008

Nuova sede di ISCOS Marche a Tirana


Giovedì prossimo, 25 settembre, verrà inuagurata la sede di ISCOS Marche a Tirana. Dal mese di maggio infatti è iniziato un nuovo progetto di cooperazione internazionale di ISCOS Marche in Albania che si sviluppa nell’ambito del programma CARDS dell’Unione Europea al quale è associata anche la Regione Marche. Questo progetto è rivolto al sostegno della formazione di quadri dirigenti e di nuovi militanti dei due Sindacati albanesi KSSH e BSPSH, associati, come la CISL, a ITUC – la Confederazione Internazionale dei Sindacati. Il Centro di Formazione dei sindacati albanesi (TULSA) è il terzo soggetto a cui è rivolto il progetto. Esso riceverà una serie di equipaggiamenti che ne favoriranno e potenzieranno la sua attività formativa. La CISL delle Marche da diversi anni ha sviluppato un significativo rapporto di solidarietà e di cooperazione con le due organizzazioni sindacali albanesi e con TULSA. Questo legame è stato recentemente rafforzato dalla firma di un Accordo politico di collaborazione e solidarietà fra KSSH, BSPSH e la CISL delle Marche.

Il progetto intende mettere le due organizzazioni sindacali albanesi nella condizione di continuare il loro processo di rinnovamento politico-sindacale e di adeguamento organizzativo rispetto alle profonde trasformazioni che il Paese delle Aquile sta attraversando per portare a compimento la lunga e complessa fase di transizione dal regime comunista. L’obiettivo finale di questo processo sarà l’ingresso dell’Albania nell’Unione Europea. Il rafforzamento del ruolo e dell’azione dei Sindacati rappresenta un percorso obbligato per far crescere la democrazia in Albania, per consentire il riequilibrio dell’elevata asimmetria esistente fra capitale e lavoro e per contrastare le situazioni di elevata esclusione sociale presenti nel paese.

venerdì 19 settembre 2008

Albania: donne manager, in 100 grandi società solo a Tirana

Riportiamo da Rinascita Balcanica:


Tirana - Le donne albanesi crescono da un anno all’altro come manager di successo in importanti settori come confezioni, import-export, costruzioni, moda, agenzie turistiche, studi legali, cliniche mediche, media. Fino ad ieri, questo fenomeno era davvero raro in Albania, ma oggi essere una donna in affari sta diventando qualcosa più che normale, mentre i "businessman" stanno diventando, perchè no, anche un po’ invidiosi. Questo perchè le attività in cui le donne si cimentano sono sempre molto interessanti e di successo tra il pubblico. Secondo gli ultimi dati, solo a Tirana circa 100 grandi società sono gestite da donne, mentre anche in altre città si ha questa tendenza, come Durazzo in cui vi sono 15 società gestite da donne ed altri 10 si trovano a Korça. È evidente che l’attuazione delle politiche femminili sono valide, al pari di quelli maschili.

Continua a leggere la notizia su Rinascita Balcanica
Guarda i nostri progetti in Albania

giovedì 18 settembre 2008

Diritti umani, ruolo dei migranti e coerenza politica nella cooperazione internazionale

Diritti umani, ruolo dei migranti e coerenza politica nella cooperazione internazionale: è questo il tema del seminario organizzato dagli Stati Generali della Solidarietà e Cooperazione Internazionale - Forum regionale Marche. L’appuntamento è per il Venerdi 26 SETTEMBRE a Macerata, dalle ore 9:00 alle 18:30, presso aula Abside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università, in Piazza Strambi 1.
Al Seminario sono stati invitati i rappresentanti di Enti Locali, Associazioni di Immigrati, ONG, Associazioni che si occupano di Solidarietà e Cooperazione internazionale.
L’incontro è rivolto agli studenti universitari e alla cittadinanza tutta.
Il programma dell’incontro è disponibile in coda a questo post.

Gli Stati Generali riuniscono oltre 170 realtà della società civile italiana impegnate nella Solidarietà e Cooperazione Internazionale. Il percorso degli Stati Generali, iniziato nel marzo del 2006 su impulso del Comitato Cittadino della Cooperazione Decentrata di Roma, ha da subito assunto carattere nazionale, nella condivisione dell’esigenza e dell’urgenza di rilanciare una nuova politica di solidarietà e di relazioni comunitarie internazionali che metta al centro gli esseri umani e i loro diritti fondamentali, e di elaborare in questa direzione idee, visioni e strategie che tengano presente il mutato contesto politico economico e sociale internazionale, le tante esperienze positive di cooperazione svolte e le richieste delle popolazioni del Sud del mondo. Gli Stati Generali credono inoltre nella valorizzazione delle reti territoriali, con il loro patrimonio di relazioni, risorse e competenze di tutti i soggetti coinvolti, e ritengono che la scelta di un partenariato consapevole e duraturo tra comunità, che rafforzi lo sviluppo di società civili locali indipendenti debba essere alla base di ogni politica di cooperazione tra Governi e tra popoli.
Su queste basi, gli Stati Generali hanno dato il via ad una fase di radicamento territoriale del proprio percorso, attraverso l’organizzazione in tutta Italia di Fora regionali, luoghi di confronto e di discussione che coinvolgono le comunità locali in termini di ONG, associazioni di immigrati ed Enti Locali, e che concorrono alla definizione della nuova politica di solidarietà e cooperazione che gli Stati Generali stanno disegnando.

Per info: Segreteria organizzativa

Cecilia Salinetti
e-mail: segreteria@statigenerali.eu
tel: 06 41609205


Elisa Benedetti
Corso Cairoli 144,
62100 Macerata
e-mail: e.benedetti@wwf.it
tel: 0733230485


Venerdi 26 settembre 2008 - Aula Abside
Coordina e introduce Carmine Annicchiarico - Coord. Gruppo di lavoro Stati Generali - Reti territoriali e Relazioni comunitarie globali/WWF Italia
Ore 9:00 - 10:00 INTRODUZIONE
Sara Ceci - Coordinatrice Stati Generali: Presentazione del percorso SG nazionale e del suo processo di regionalizzazione
Saluti:
Francesco Adornato - Preside Facoltà di Scienze Politiche-Università di Macerata
Marco Amagliani - Assessore Regionale alla Cooperazione
Carlo Migliorelli - Assessore all'Ambiente della Provincia di Macerata
Ore 10:00/12:45 - Aula Abside
“DIRITTI UMANI, RUOLO DEI MIGRANTI E COERENZA POLITICA NELLA
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE”
Interventi:
Paolo Sospiro - Docente Universitario di Economia Internazionale: “Ruolo dei Migranti nella Cooperazione”
Uoldelul Chelati Dirar - Docente Universitario di Storia e Istituzioni dell’Africa: “Dall'impero coloniale al partenariato europeo. Mutamenti e continuità nel rapporto Italia-Africa”
Francesca De Vittor - Docente Universitario di Diritto dell’Immigrazione e Tutela Internazionale dell’Individuo: “La tutela internazionale del Migrante tra diritti umani e sovranità territoriale”
Raffaella Chiodo - Esecutivo Stati Generali/Sdebitarsi/Campagna per la cancellazione del debito paesi impoveriti: “ Quali coerenze politiche per la lotta alla povertà”
Natalino Barbizzi - Ufficio Cooperazione Internazionale Regione Marche: “Strumenti della cooperazione decentrata marchigiana”

Ore 12:45/13:00 - Aula Abside
FORMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO
Ore 13:00/14:00
PAUSA PRANZO
Ore 14:00/16:30 - Aula C, Aula "Barnave", Aula A
GRUPPI DI LAVORO
Gruppo di lavoro Diritti
Gruppo di lavoro Coerenza delle Politiche
Gruppo di lavoro Migranti
Dibattito e stesura di un documento di sintesi della discussione
Ore 17:00/18:00 - Aula A
RESTITUZIONE DA PARTE DEI GRUPPI DI LAVORO E CONCLUSIONI in Plenaria
Ore 18:15
Conclusioni:
Sofia Angeletti CIFA ONLUS - Stati Generali Marche
Mariangela Boiani CESTAS - Stati Generali Marche
Istituzioni
Università

venerdì 12 settembre 2008

Stephen Biko

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L'arma più potente nelle mani dell'oppressore è la mente dell'oppresso.

Stephen Biko, 18 dicembre 1946 - 12 settembre 1977

giovedì 11 settembre 2008

Malawi: sussidi ai contadini meglio degli aiuti internazionali

Segnaliamo una notizia apparsa su MISNA:


In tre anni la produzione di mais è triplicata grazie a un programma di sussidi all’agricoltura, strumento che è stato preferito ai soli aiuti alimentari internazionali: un vero successo per un paese che appena nel 2005 ha sofferto una grave carestia mentre oggi è tornato addirittura ad esportare. La produzione è passata da 1,2 milioni di tonnellate cubiche a 3,4 milioni nel 2007, potendo anche vendere parte delle eccedenze allo Zimbabwe. Rischiando di inimicarsi i 'donors' internazionali e vincendo le resistenze del settore privato, il presidente Bingu wa Mutharika ha sostenuto un sistema per l’acquisto di semenze di varietà naturali più produttive e di fertilizzanti attraverso ‘buoni acquisto’ distribuiti ai piccoli contadini. Ad esempio, grazie ai sussidi, hanno potuto comprare due sacchi di 50 chili di fertilizzanti ad un quinto del prezzo di mercato, che è normalmente di 14 dollari. I risultati si sono visti. “Non c’è dubbio che il programma è un successo” ha detto Dimitri Giannakis, presidente dell’associazione dei produttori di fertilizzanti del Malawi, citato dall’agenzia di stampa sudafricana ‘Ips’. “Inizialmente pensavano che i sussidi sarebbero stati devastanti per l’industria dei fertilizzanti e che il governo avrebbe dominato il mercato. Ma lavorando insieme abbiamo trovato una formula che promuove le vendite e assiste il governo allo stesso tempo”. Simili commenti sono giunti anche dall’associazione nazionale dei commercianti di sementi. A livello delle singole famiglie, raddoppiare o quasi triplicare la produzione anche solo per un piccolo appezzamento porta grandi vantaggi. “Ho cibo sufficiente per tutta la famiglia” dice un contadino che ha beneficiato dei sussidi, aprendo persino un piccolo conto di risparmio. “Nel granaio c’è circa una tonnellata di mais. Ho venduto le eccedenze e con il ricavato ho potuto costruire una nuova casa di mattoni più grande”. Il programma di sussidi è stato studiato dai ricercatori del Bunda College of Agriculture, l’università della capitale Lilongwe, i quali avvertono che per far funzionare al meglio questa strategia senza ricadute negative sul lungo termine, va incoraggiato lo sviluppo di un mercato interno che sia in grado di acquistare il prodotto al giusto prezzo, cosicché i contadini stessi non abbiamo più bisogno dei sussidi pubblici per continuare la produzione.

lunedì 1 settembre 2008

Un samurai contro l'AIDS

Kohei Yamada viene dal Giappone. Per tre anni ha lavorato come cooperante in Malawi, una delle nazioni più povere dell'Africa. Viveva in un villaggio senza acqua corrente ed elettricità. In Malawi oltre il 14% degli adulti è sieropositivo, e in molti hanno paura di fare un test per l'HIV: la paura di essere abbandonati da parenti e amici è troppo forte.


Così Kohei ha deciso di scrivere una canzone per ridurre lo stigma verso i malati di HIV.


La canzone parla di un ragazzo, positivo al test, che dice alla sua ragazza di lasciarlo per trovare un uomo migliore. Ma lei risponde "non dire così, staremo insieme per sempre".


La canzone è stata scritta per la prima volta in Chichewa, la lingua del Malawi. Kohei non parla chichewa, non è un musicista nè un cantante, ma con l'aiuto di un musicista del Malawi, convinto che uno straniero che canta in lingua locale avrebbe attirato l'attenzione, ha composto questa canzone dal titolo "Ndimakukonda", ovvero Ti amo.


Il video della canzone passa continuamente sulla televisione locale. Mostra la coppia che si incontra, si innamora e tutti i passi del test per l'HIV. Durante il video appare Kohei in kimono. In teoria doveva rappresentare un samurai che combatte l'AIDS. Molti malawiani non l'hanno capito: "Mi chiedono sempre se sono un maestro di Kung fu o di Karate, cintura nera o cose del genere. E dico sempre si, sono cintura nera. E mi rispettano sul serio, sapete (ride)."
In Malawi ha ottenuto la nomination per il Grammy locale.

Kohei Yamada ha poi pubblicato la canzone in Giappone, e ha dato vita ad un'associazione per raccogliere fondi da destinare alla lotta all'AIDS.


L'anno scorso ha pubblicato la canzone in swahili e quest'anno in tigrino, con la presentazione in Eritrea. Il suo obiettivo è di replicare il successo del Malawi, diffondendo la cultura della prevenzione con la musica.