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L’ISCOS Marche Onlus è un’articolazione regionale dell’ISCOS – Istituto Sindacale di Cooperazione allo Sviluppo. Operativo dal 1 gennaio 1994, ISCOS Marche si è costituito formalmente il 15 luglio 1998. Attraverso la cultura della solidarietà e della cooperazione l’ISCOS Marche, in collaborazione con le istituzioni, le comunità locali e le organizzazioni sindacali dei paesi più poveri del mondo, promuove e sostiene iniziative di sviluppo per il lavoro, la produzione, la formazione, la salute, l’affermazione della democrazia e dei diritti umani e del lavoro. Dalla sua attivazione, l’ISCOS Marche ha completato o ha in corso di realizzazione iniziative di cooperazione internazionale in 16 paesi del mondo. Segui questo collegamento per saperne di più sui nostri progetti!

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martedì 23 settembre 2008

Le proposte ITUC per il forum di Accra: aiuti efficaci?

Riceviamo e pubblichiamo da ISCOS IAL Cisl Bruxelles :

A più di tre anni dalla dichiarazione di Parigi si è tenuto ad Accra, in Ghana, un forum che ha trattato l’efficacia degli aiuti allo sviluppo e valutato i passi avanti fatti in questi anni. Questo forum ha voluto ampliare i punti focali della dichiarazione del 2005. Il forum si propone di velocizzare il processo di aiuto allo sviluppo attraverso l’attuazione di tre punti fondamentali: appropriazione della gestione delle proprie amministrazioni da parte dei paesi in via di sviluppo, maggiore collaborazione e scambio di esperienze tra i vari attori dell’aiuto allo sviluppo, pubblicità e dimostrazione dei risultati delle varie azioni. Maggiori sforzi in questa direzione sono necessari affinché gli aiuti allo sviluppo possano dare dei risultati. I paesi in via di sviluppo devono rinforzare ed imparare a creare loro stessi nuove opportunità. Tramite le collaborazioni tra donatori e PVS si dovrà attuare un rafforzamento di questi paesi su tutti i livelli da quello tematico, a quello settoriale, da quello nazionale fino a quello internazionale.
Altro punto focale è la riduzione della frammentazione degli aiuti: l’efficacia diminuisce nel momento in cui le iniziative si moltiplicano all’eccesso. Migliorando la complementarietà tra gli sforzi dei donatori e seguendo insieme le priorità che i vari paesi hanno e decidendo delle strategie efficaci attraverso una buona divisione delle risorse, con una buona ripartizione dei compiti tra i vari attori sociali. Tutti punti che portano ad un grosso obiettivo comune: migliorare il rapporto sforzi-risultati.
ITUC ha dato voce all’esigenza di mettere al centro di un possibile dialogo duraturo ed efficace il “lavoro dignitoso”. La sua partecipazione come gruppo internazionale di pilotaggio (GIP) ha fatto sì che i sindacati abbiano arricchito il dibattito politico sull’efficacia degli aiuti.
In particolare rigettano i rapporti unilaterali e chiedono ai paesi donatori di lavorare per costruire sindacati e realizzare negoziazioni collettive, punti fondamentali per la costituzione di realtà democratiche. La confederazione sindacale internazionale chiede che i governi abbiano un ruolo cruciale per la promozione dei diritti umani creando un contesto che sviluppi la partecipazione da parte dei cittadini. È fondamentale che governi e paesi donatori effettuino le loro azioni considerando i diritti dell’uomo, l’uguaglianza uomo-donna, la tutela dell’ambiente e le norme internazionali del lavoro. Tutti punti che bisogna utilizzare come principali indicatori dello sviluppo sociale.

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