Visita ISCOSMarche.it!

Benvenuti!

Questo blog non è più aggiornato dal 1 luglio 2010.

Di seguito trovate i collegamenti agli ultimi 5 articoli pubblicati sul nuovo blog, iscosmarche.it.

Visitate il nuovo sito per tutte le informazioni.




Ultimi articoli

Chi siamo

L’ISCOS Marche Onlus è un’articolazione regionale dell’ISCOS – Istituto Sindacale di Cooperazione allo Sviluppo. Operativo dal 1 gennaio 1994, ISCOS Marche si è costituito formalmente il 15 luglio 1998. Attraverso la cultura della solidarietà e della cooperazione l’ISCOS Marche, in collaborazione con le istituzioni, le comunità locali e le organizzazioni sindacali dei paesi più poveri del mondo, promuove e sostiene iniziative di sviluppo per il lavoro, la produzione, la formazione, la salute, l’affermazione della democrazia e dei diritti umani e del lavoro. Dalla sua attivazione, l’ISCOS Marche ha completato o ha in corso di realizzazione iniziative di cooperazione internazionale in 16 paesi del mondo. Segui questo collegamento per saperne di più sui nostri progetti!

Contatti

Iscos Marche Onlus
Via dell'Industria 17 / a
60127 Ancona
tel. 071 505224
fax 071 505207
mail iscosmar@tin.it

mercoledì 27 gennaio 2010

Haiti: gli aiuti sindacali arrivano a destinazione

Riceviamo e segnaliamo:

Bruxelles, 21 gennaio 2010.
Dopo il terremoto che ha colpito Haiti, la Csi, in cooperazione con la Csa, la sua organizzazione regionale latinoamericana, ha diffuso un appello per organizzare l'assistenza umanitaria alle vittime.
I fondi raccolti mediante questa azione sono dedicati principalmente agli aiuti umanitari che vengono portati alle vittime tramite le organizzazioni affiliate della Repubblica Dominicana – Casc, Cntd e Cnus – e l'affiliata alla Csi di Haiti, la Cth. Intanto, i sindacati di tutto il mondo stanno organizzando raccolte fondi per aiutare Haiti.
Sin dalle prime ore successive al terremoto, le organizzazioni dominicane hanno inviato alimenti, acqua e medicine a Port-au-Prince. Il contributo di solidarietà trasmesso immediatamente dalla Csi è andato ad aggiungersi alle donazioni che sono state raccolte dalle federazioni sindacali affiliate dell'area. Tutto viene inviato ad Haiti, fra le destinazioni c'è anche il centro di formazione della Cth, che ha resistito al terremoto. Da giovedì scorso, il centro è divenuto un rifugio che ha accolto decine di lavoratrici e lavoratori feriti e dove vengono distribuite razioni alimentari e offerte cure mediche.
Lo stesso giorno, alcune organizzazioni umanitarie hanno inviato due ambulanze, con medicamenti e personale medico esperto, che ha da allora è stato sostituito da altri team in rotazione.
La commissione di monitoraggio del disastro, istituita dalle tre centrali sindacali dominicane è operativa 24 ore su 24. In particolare, martedì 19, è stato inviato un convoglio di 4 autotreni, in
coordinamento con la Federazione Nazionale dei Trasporti della Repubblica Dominicana, che ha trasportato generi alimentari, acqua e medicine. La delegazione sindacale è stata ricevuta alla frontiera dai sindacalisti haitiani, che hanno fornito la loro assistenza, e si è poi diretta a Port-au-
Prince. A breve è seguito un altro convoglio con a bordo personale medico e volontari. Oggi un nuovo convoglio giungerà al centro sindacale. Nel frattempo sono state contattate le agenzie umanitarie operanti a Port-au-Prince affinché il centro fosse incluso nella lista di distribuzione dei rifornimenti. Recentemente i sindacati di Haiti sono stati coinvolti nella Commissione governativa incaricata di coordinare la distribuzione degli aiuti. Allo stesso tempo hanno aperto un confronto col Ministro del Lavoro per far fronte all'emergenza.
Per Guy Rider, Segretario Generale della Csi, “L'intervento sindacale è ancora nella fase dell'emergenza umanitaria. Il lavoro dignitoso deve essere al centro delle iniziative di ricostruzione. In particolare, bisognerà concentrarsi sull'importanza di nuovi meccanismi di sviluppo che favoriscano lavori verdi. Intanto la Csi ha chiesto alle aziende dell'area non colpite dal terremoto di continuare le loro attività per salvaguardare i posti di lavoro esistenti.”



ISCOS Marche

Leggi anche:



Nessun commento: