Segnaliamo un nuovo libro di Marco Aime:
Un tempo la figura dell'antropologo era simile a quella di un Indiana Jones che viveva a stretto contatto con popolazioni esotiche. Ora, non è più così: i popoli sconosciuti sono sempre meno; il sud del mondo non è piú lontano; le metodologie hanno perso molte sicurezze e spesso l'antropologia si occupa di eventi culturali che avvengono sotto casa. Ma nonostante i cambiamenti, la disciplina continua a vivere di relazioni e di osservazione: l'antropologo osserva, ascolta, assaggia, tocca, annusa.
Continua la lettura su lafeltrinelli.it
Nessun commento:
Posta un commento