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Chi siamo

L’ISCOS Marche Onlus è un’articolazione regionale dell’ISCOS – Istituto Sindacale di Cooperazione allo Sviluppo. Operativo dal 1 gennaio 1994, ISCOS Marche si è costituito formalmente il 15 luglio 1998. Attraverso la cultura della solidarietà e della cooperazione l’ISCOS Marche, in collaborazione con le istituzioni, le comunità locali e le organizzazioni sindacali dei paesi più poveri del mondo, promuove e sostiene iniziative di sviluppo per il lavoro, la produzione, la formazione, la salute, l’affermazione della democrazia e dei diritti umani e del lavoro. Dalla sua attivazione, l’ISCOS Marche ha completato o ha in corso di realizzazione iniziative di cooperazione internazionale in 16 paesi del mondo. Segui questo collegamento per saperne di più sui nostri progetti!

Contatti

Iscos Marche Onlus
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lunedì 30 marzo 2009

Diritto di asilo negato: tra Ancona e Patrasso

Riceviamo e ripubblichiamo:

diritto di asilo negato ancona patrasso

Come Ambasciata dei Diritti Marche riteniamo che l' incontro pubblico di giovedì prossimo 2 aprile (ore 18, sala Anpi Ancona) sia tanto importante quanto necessario. La situazione al porto di Ancona sta assumendo tratti di complessità e tragicità che vanno compresi e mutati.
La drammatica morte del ragazzo iracheno di ieri è l'ennesima storia di fuga da un paese in guerra attraverso la Grecia. Una storia che purtroppo accomuna tante persone, tanti minori e tanti bambini che vedono nella traversata verso l'Italia l'unica possibilità per scappare da una vita di violenze, paura e morte.
Per i migranti più "fortunati" c'è il respingimento verso la Grecia dove ogni giorno si susseguono violazioni e soprusi subiti dai rifugiati afghani, curdi, sudanesi ed eritrei, dal momento della fuga dal loro paese fino al loro incontro con la polizia italiana.
Per creare un punto di incontro tra tutti quelli che ancora si indignano di fronte a tali storie abbiamo pensato di cominciare a conoscere la situazione del campo profughi di Patrasso con i racconti dell'Associazione greca "Kinisi", con il Consiglio Italiano per i rifugiati e con chi lavora con i migranti minorenni che sono riusciti ad arrivare in Italia.

Ti aspettiamo, non mancare.
Ambasciata dei Diritti Marche

Per informazioni: ambasciata@glomeda.org



ISCOS Marche

Diamanti: per sempre?

Segnaliamo dal sito delle Iene un interessante servizio, molto duro, sul traffico di diamanti in Sierra Leone.


Per vederlo cliccare su questo link:

http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=iene&data=2009/02/27&id=5108&from=link



ISCOS Marche

venerdì 27 marzo 2009

Acqua, tra consapevolezza, responsabilità e impegno

Acqua, tra consapevolezza, responsabilità e impegnoIl 1 Aprile 2009 presso l'AULA I – Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche in Via Ranieri 65, Ancona, Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria, Agronomi Senza Frontiere – Ancona, Ingegneria Senza Frontiere – Ancona, CVM ed Iscos Marche organizzano il seminario: “Acqua: tra Consapevolezza, Responsabilità e Impegno”.

Di seguito il programma dettagliato:


9.30 Messaggi di benvenuto
Prof. Giuseppe Natale Frega, Preside della Facoltà di Agraria, UnivPM
Raffele Bucciarelli, Presidente Assemblea Legislativa delle Marche

9.30 Proiezione Documentario “L’acqua invisibile – Come vendere l’acqua a chi ci galleggia sopra” di A. Palladino – A. Lima

9.45 Sessione I: “ L’accesso all’acqua tra gli Obiettivi del Millennio”
Moderatore: Prof. Marco Giovagnoli

“L’acqua è ancora un bene comune dell’umanità?”
Prof. Marco Giovagnoli, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Camerino

“Acqua e Suolo: Due Risorse Esauribili”
Prof. Giuseppe Corti, Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, UnivPM

11.30 Pausa caffè

11.45 Sessione II: “Progetti idrici nel Sud del Mondo”
Moderatore: Fausto Mazzieri. ISCOS-Marche

“Acqua e Vita a Buya – Eritrea”
Fausto Mazzieri, ISCOS-Marche

“Gestione della risorsa acqua nel Maniema (Rep. Dem. del Congo). Esperienza di un progetto di cooperazione allo sviluppo realizzato da Agronomi e Forestali Senza Frontiere”
Dott. Vittorio Canalini, ASF-Padova

12.45 “Istanbul 2009: Relazione dal Forum Mondiale Alternativo sull’Acqua”
Dott.ssa Claudia Croci, ISF-Ancona

13.15 Pausa pranzo

14.30 Laboratorio-Gioco di ruolo organizzato da Amedeo Angelozzi, CVM

15.30 Chiusura dei lavori




ISCOS Marche

giovedì 26 marzo 2009

La scuola di Bathore

Grazie alla Cisl Scuola delle Marche e alla Cisl Marche abbiamo consegnato dei piccoli doni (palloni ed attrezzature didattiche) alla scuola di Bathore, in periferia di Tirana, Albania.
La scuola a cui e’ stato fatto il dono si trova nel Municipio di Kamez e in particolare nel quartiere di Bathore.




Ha circa 1550 allievi su due turni con classi da 32/33 alunni ciascuna. Ci lavorano 95 insegnanti (in buona parte iscritti ai due sindacti del progetto) e 5 non docenti.
Un fenomeno piuttosto allarmante è quello dell’abbandono scolastico che riguarda soprattutto le ragazze. Non sono, infatti, rari i casi di ragazze costrette dalla famiglia a lasciare gli studi prima di terminare il ciclo di 8 anni. Si sono riscontrati anche casi di ragazze completamente analfabete o di bambini che hanno abbandonato la scuola a 7-8 anni. Per contrastare questo fenomeno i due sindacti albanesi stanno realizzando da tempo un progetto finanziato dal FNV olandese.

Questo territorio è stato interessato da fortissimi movimenti migratori, negli ultimi anni. Il fenomeno delle migrazioni interne e’ poco noto fuori dell’Albania ma ha riguardato moltissime persone soprattutto delle regioni del nord. Questo movimento ha ingrandito in modo molto alto le periferie di Tirana. Il fenomeno dell’inurbamento e’ la scelta per fuggire dalla poverta’. Per qualcuno e’ solo una tappa per l’ulteriore emigrazione verso l’italia o la Grecia. Bathore e’ un quartiere del tutto “informale”: tutte le costruzioni presenti sono abusive, non esistono vie e non ci sono dati attendibili sulla popolazione, solo il 20 per cento della popolazione ha un lavoro fisso, mentre la restante popolazione è in cerca di un qualunque lavoro che possa generare un reddito.
Fino agli anni ’90 la zona è stata una distesa di terra coltivata e dedita all’allevamento.
Al 30/04/2007 risultano registrati 26.600 abitanti ufficiali. A Bathore sono presenti delle sedi distaccate degli uffici comunali: l’ufficio dei servizi sociali e l’ufficio per l’anagrafe.

La distribuzione dell’energia elettrica è saltuaria. Viene fornito solo il minimo indispensabile e sono in pochi a poter usufruire della piena capacità. D’inverno l’energia viene distribuita per 3-4 ore al giorno e nel periodo estivo, in maniera frazionata, per circa 10 ore.
Per quanto concerne la distribuzione dell’acqua potabile il collegamento all’acquedotto è presente solo in tre zone di Bathore. Quasi tutte le case dispongono di acqua di pozzo e di una pompa. La maggior parte delle abitazioni ha dei serbatoi, posti sul tetto, che garantiscono la distribuzione dell’acqua in casa. Uno dei disagi più avvertiti dalla popolazione è quello relativo alla raccolta di rifiuti. Non vi sono, infatti, né la capacità, né i mezzi tecnici né la possibilità economica che garantiscano il ritiro e l’eliminazione degli stessi. I rifiuti vengono solitamente accumulati lungo le strade o dentro i canali per essere poi bruciati. Non vi sono sufficienti punti di raccolta.

A Bathore sono presenti due strutture scolastiche: in esse sono organizzate due cicli di scuola obbligatoria (9 anni) e un ginnasio. C’è anche un asilo statale. La richiesta, tuttavia, è molto più alta della capacità delle strutture scolastiche. Per questo motivo, le lezioni sono strutturate in due turni giornalieri (al mattino e al pomeriggio).

Iscos Marche è presente in Albania con un progetto di sostegno ai sindacati locali.






ISCOS Marche

mercoledì 25 marzo 2009

Congresso Sindacati Birmani

FTUB sindacato birmaniaUn storico Congresso di tre giorni della Federazione dei Sindacati della Birmania (FTUB) si è concluso ieri al confine tra Thailandia e Birmania, con l'adozione della nuova Costituzione, e la rielezione di U Hla Oo come Presidente e Maung Maung come Segretario Generale. La FTUB, che è stata fondata nel 1999, è stata sempre in prima linea nella lotta per la democrazia e i diritti umani. La Costituzione conferma lo status di FTUB come organizzazione sindacale indipendente, democratica, impegnata per i diritti del lavoro, in particolare per le norme dell'Organizzazione internazionale del lavoro, per tutti i lavoratori birmani.

I delegati al Congresso hanno espresso il loro ringraziamento per il movimento sindacale internazionale, per la forte solidarietà dimostrata dai sindacati in tutto il mondo a sostegno dei loro colleghi birmani, e si sono impegnati a rafforzare la cooperazione internazionale.

Una caratteristica fondamentale del Congresso è stata la ri-affermazione del FTUB dell'impegno per la fine dello Stato militare e l'introduzione della democrazia. Il Congresso ha chiesto un boicottaggio delle "elezioni farsa" dei militari nel 2010, e che sono destinate ad aumentare la credibilità del regime senza fargli cedere il potere assoluto che attualmente detiene. Il Congresso ha anche promesso di portare avanti la lotta contro l'uso sistematico del lavoro forzato da parte dei militari, con le prove che il regime ha utilizzato il lavoro forzato in progetti di ricostruzione a seguito del devastante ciclone Nargis del maggio 2008.

FTUB inoltre ha mantenuto la sua richiesta di sanzioni economiche contro la giunta militare, rilevando che il 90% della popolazione della Birmania vive con meno di 1US $ al giorno, e che le uniche persone ad ottenere un reale beneficio dalle relazioni commerciali ed economiche con gli altri paesi sono la piccola minoranza della popolazione che gestisce il regime e i loro più vicini sostenitori.

"FTUB esce da questo Congresso forte, unita e determinata a lavorare per un futuro migliore per i lavoratori birmani e l'intera popolazione del paese. La Federazione ha chiaramente un sostegno molto forte all'interno del paese, nonostante le continue molestie e la brutalità del regime verso tutti coloro sono sospettati di sostegno al sindacalismo reale. ITUC e i suoi partner internazionali continueranno a rafforzare il sostegno alla FTUB nella sua lotta per la democrazia, la giustizia e i diritti dei lavoratori ", ha detto Jaap Wienen, Vice Segretario generale ITUC, che ha rappresentato la Confederazione al Congresso.



ISCOS Marche

martedì 24 marzo 2009

Attraversare il confine ... per costruire una convivenza possibile

Le associazioni Tenda di Abramo e Free Woman organizzano in memoria di Elena Passini una serie di iniziative.
Un’occasione di riflessione sui temi relativi alla marginalità e alla progressiva perdita dei diritti che le persone immigrate o in situazione di difficoltà estrema subiscono nello scenario socio-culturale attuale.
La necessità di approfondire tali temi nasce anche dalla considerazione della drammaticità del momento storico che stiamo vivendo: le proposte legislative che riguardano gli immigrati (pacchetto sicurezza, possibilità di segnalazione dei clandestini da parte dei medici, schedatura dei senza fissa dimora) destano infatti forte preoccupazione e sconcerto perché sono il tragico segnale di una lettura del fenomeno immigrazione solo in chiave di allarme sociale e di sicurezza e non secondo gli imprescindibili paradigmi interculturali.

DEDICATO AD ELENA
ATTRAVERSARE IL CONFINE…
PER COSTRUIRE UNA CONVIVENZA POSSIBILE

Martedì 31 Marzo 2009 Ore 21.30
CINEMA TEATRO EXCELSIOR
FALCONARA M.ma
Proiezione del film PARADA di Marco Bechis
Il film ha per oggetto la riflessione sul tema del riscatto dall’emarginazione dei bambini di strada in Romania

Venerdì 3 Aprile 2009 Ore 21.15
Teatro di MONTEMARCIANO
CONCERTO di MUSICA POPOLARE BRASILIANA dal titolo “SAUDADE do BRASIL”
SELMA HERNANDEZ
Quintet

Martedì 7 Aprile 2009
Ore 21.30
CINEMA TEATRO EXCELSIOR
FALCONARA M.ma
Proiezione del film IL GIARDINO DI LIMONI di Eran Riklis
Il film ha per oggetto la riflessione sul difficile rapporto tra le culture israeliana e palestinese

La rassegna si concluderà con un incontro nel mese di maggio aperto a tutta la cittadinanza e alle istituzioni. Il convegno sarà l’occasione per una riflessione pubblica con alcuni esperti che con il loro lavoro quotidiano testimoniano e tracciano percorsi di integrazione e inclusione sociale.

Per saperne di più: Tenda di Abramo



ISCOS Marche

Stop alla tubercolosi - giornata mondiale

stop tubercolosiOltre un migliaio di ricercatori, scienziati, esperti di sanità sono riuniti a Rio de Janeiro, in Brasile, per un forum sulla tubercolosi, malattia curabile e prevenibile che però causa tuttora un alto numero di vittime nel mondo.

Una settimana per condividere esperienze e opinioni con un focus su 22 paesi, che più di altri, sono colpiti da questa malattia.

L’incontro degli studiosi coincide con la Giornata mondiale per la lotta alla tubercolosi che si celebra oggi su iniziativa dell’Onu.

“Bisogna moltiplicare gli sforzi per combattere la tubercolosi - ha detto il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon - dobbiamo rilanciare le misure di prevenzione, individuare e diagnosticare tempestivamente i casi tra i soggetti infetti e garantire terapie mediche per tutti.

Abbiamo una strategia e un piano globale contro la diffusione della malattia, ma i nostri sforzi non stanno raggiungendo gli obiettivi fissati”.

Ban Ki-moon ha detto che, sebbene i casi registrati siano in diminuzione, la malattia “continua a mietere una vittima ogni 20 secondi”.

Secondo alcune stime ogni anno vengono diagnosticati nove milioni di nuovi casi di tubercolosi.

Per saperne di più: http://www.stoptb.org/

ISCOS Marche

venerdì 20 marzo 2009

Nussbaum: Lo scontro dentro le civiltà

Segnaliamo dal Messaggero questo articolo di Roberto Bertinetti

Nussbaum scontro dentro le civiltàVoce tra le più autorevoli e influenti del panorama filosofico americano contemporaneo, Martha Nussbaum, docente all’università di Chicago, è da anni impegnata a costruire un nuovo progetto etico-politico capace di favorire l’armoniosa e pacifica convivenza tra uomini e donne di fedi diverse e di rafforzare la giustizia sociale. Il suo libro più recente è dedicato all’India, viene proposto ora in Italia dal Mulino (Lo scontro dentro le civiltà, 455 pagine, 32 euro) e si presenta sin dal titolo come un’esplicita confutazione dell’ipotesi cara a Samuel Huntington - lo studioso statunitense recentemente scomparso - dell’idea che il pianeta sia diviso in blocchi impermeabili proprio sulla base delle appartenenze religiose.

«Huntington - ha chiarito Nussbaum in un’intervista - ci dice che il mondo consiste di civiltà distinte, in lotta tra loro. Ci sarebbe un Occidente libero e democratico minacciato dall’Islam violento e intollerante. Quanto accaduto in India di recente dimostra che non è così, perché esistono movimenti come il Bjp, il partito nazionalista indù al potere nel Gujarat, che da destra perseguita i musulmani. L’ideologia del Bjp penso sia mututata dai nazionalismi e dai fascismi europei degli anni Trenta. Si tratta, insomma, della faccia più violenta dell’Occidente che riemerge oggi in India».

Continua la lettura sul Messaggero

Leggi l'estratto del saggio introduttivo





ISCOS Marche

mercoledì 18 marzo 2009

Esce in Italia il 27 marzo Teza

Teza film etiopeArrivera' sugli schermi italiani il 27 marzo Teza, il film che passera' alla storia come la pellicola africana piu' premiata. Ultimo riconoscimento, in ordine di tempo, per il film dell'etiope Haile Gerima, il Primo premio vinto al Festpaco, il Festival panafricano del cinema e della televisione di Ouagadougou, Burkina Faso. Il film si era gia' aggiudicato il Premio Speciale della Giuria, l'Osella per la migliore sceneggiatura e il Premio Cinema for Unicef a Venezia 2008.

Teza è la cronaca del ritorno dell’intellettuale africano Anberber al suo paese d’origine durante il repressivo regime marxista di Haile Mariam Mengistu e della presa di coscienza del proprio disallineamento e della propria impotenza di fronte alla dissoluzione dei valori umani e sociali del suo popolo. Anberber trascorre alcuni anni in Germania studiando medicina e ritorna in Etiopia per trovare un tumulto invece del paese della sua giovinezza. Il suo sogno di utilizzare le proprie competenze per migliorare le condizioni di salute degli Etiopi viene infranto da una giunta militare che utilizza gli scienziati per scopi politici. Anberber, alla ricerca del calore della propria casa di campagna, non riesce a sfuggire alla violenza. Ben presto il conforto dei ricordi della giovinezza viene cancellato dalle forze avversarie delle fazioni militari e ribelli. Anberber deve decidere se resistere o ricostruirsi una vita partendo dai frammenti che giacciono intorno a lui.

Ecco un'intervista al regista (in inglese con sottotitoli in francese)







ISCOS Marche

martedì 17 marzo 2009

Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti

Associazioni e sindacati insieme contro il razzismo


''Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti''. E' lo slogan scelto da ben 26 organizzazioni tra associazioni e sindacati (tra queste: Acli, Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, Amnesty International, Arci, Caritas italiana, Centro Astalli, Cgil, Cisl e Uil, Cir, Comunita' di Sant'egidio, Libera) che, per la prima volta, hanno deciso di unire le proprie forze a sostegno di una Campagna nazionale contro il razzismo, l'indifferenza e la paura dell'altro. L'iniziativa, che sara' presentata a Roma mercoledi' 18 marzo nello storico teatro romano Ambra Jovinelli da personalita' quali don Luigi Ciotti, Laura Boldrini, Moni Ovadia e molti altri, si propone di promuovere su tutto il territorio nazionale una campagna culturale che ha come scopo quello di favorire ''la conoscenza reciproca e il dialogo, abbattendo i pregiudizi e gli stereotipi che determinano paure ingiustificate e sono alla base di episodi di intolleranza e razzismo''. Tutti i promotori si sono impegnati a diffonderne i messaggi, organizzando manifestazioni locali e nazionali che comunichino la necessita' dell'apertura e del rispetto per l'altro. Ai cittadini verra' anche chiesto di firmare il Manifesto della campagna e di farsi parte attiva nella promozione dei suoi contenuti. Le firme raccolte verranno consegnate al Presidente della Repubblica in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato promossa dalle Nazioni Unite, che si celebra il 20 giugno. A chi ricopre incarichi pubblici verra', invece, sottoposta una Carta di intenti, un impegno esplicito ad adoperarsi, nella loro attivita', per ''spezzare il corto circuito creato da paura, razzismo e xenofobia, evitando di creare allarmi ingiustificati e di far ricorso a pericolose generalizzazioni...''.

Per saperne di più nonaverpaura.org

ISCOS Marche

lunedì 16 marzo 2009

Stiglitz: paesi poveri vittime innocenti della crisi economica

Riportiamo da Misna:

Stiglitz paesi poveri vittime innocenti“Il pacchetto di salvataggio economico da oltre 700 miliardi di dollari concepito dall’attuale amministrazione statunitense è nettamente superiore a quello stanziato per il 2008 ma non è sufficiente per una crisi che si profila come peggiore di quella dello scorso anno”: ne è convinto il premio Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz che, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano brasiliano ‘O Estado’ di San Paolo, chiede ai paesi industrializzati programmi di rilancio economico “più sostanziosi” e aiuti finanziari “incondizionati” nelle aree meno sviluppate del mondo. Attualmente, alla guida di una commissione di esperti incaricata dall’Onu di studiare una riforma del sistema monetario e finanziario internazionale, il premio Nobel ritiene che “molti paesi emergenti” sono diventati “vittime innocenti” della crisi. "L’ironia - ha detto ancora Stiglitz - è che, mentre il governo degli Stati Uniti dava lezioni su regole e istituzioni nei paesi emergenti, le loro politiche sono state un totale fallimento”. Il premio Nobel ha avvisato inoltre che “nonostante vi sia un accordo globale di non ricorrere al protezionismo, molti pacchetti di soccorso si basano su misure protezionistiche di cui i paesi in via di sviluppo risentiranno molto più degli atri”. La realtà, aggiunge Stiglitz, “è che l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) si è rivelata una delusione perché le sue strategie – compreso il ciclo di Doha, che negozia la liberalizzazione del commercio mondiale - non porteranno vantaggi sostanziali ai paesi in via di sviluppo” e pertanto “i paesi ricchi devono aprire unilateralmente i loro mercati ai più poveri del mondo che non hanno soldi per rilanciare le attività economiche”. Molti paesi emergenti “hanno bisogno di aiuto per superare la crisi” conclude Stiglitz, e il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) dovrebbe aiutarli “senza condizioni” e “senza esigere un aumento degli interessi e il taglio alle spese (pubbliche, ndr) che hanno portato alla recessione”.

Per saperne di più: MISNA


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venerdì 13 marzo 2009

La guerra di Gaza: le notizie dai testimoni

aljazeera guerra di gaza

Al Jazeera Labs ha lanciato una nuova piattaforma interattiva per monitorare eventi nella Striscia di Gaza. La mappa è stata pensata per dare un'idea generale del luogo in cui gli eventi si verificano.
E' ancora in fase di sviluppo, quindi è possibile che si verifichino alcuni problemi tecnici.

Per navigare la mappa, basta fare clic sul cerchio colorato e si aprirà un elenco di tutti i rapporti sugli incidenti in quella zona.

È inoltre possibile filtrare il report facendo clic su una categoria a destra della mappa. Ad esempio, cliccando su "Civili" vi mostrerà tutte le località in cui si sono verificati incidenti con civili, da quando il conflitto ha avuto inizio.

La piattaforma è basata su Ushaidi (che vuol dire testimone in swahili) un programma gratuito sviluppato da una blogger keniana, Ory Okolloh, pensato per le situazioni di crisi e di emergenza, che consente di inviare informazioni via mail o sms dai luoghi interessati.

Per saperne di più:

Aljazeera
Ushaidi


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giovedì 12 marzo 2009

Iran: repressione contro i sindacalisti

presidente iran repressione sindacaleITUC protesta contro l'ultima ondata di repressione che ha preso di mira il sindacato Haft Tapeh in Iran, membro del Federazione Globale Sindacale IUF. Molti sindacalisti sono stati oggetto di pesanti arresti, e successivamente rilasciati, ma Ali Nejati, il presidente del sindacato, arrestato l'8 marzo, è ancora detenuto. Questo arresto segue un procedimento giurisdizionale nei confronti di cinque leader sindacali della piantagione di canna da zucchero Haft Tapeh.

Il procedimento giudiziario contro i cinque sindacalisti si è concluso il 1 ° marzo. Erano tutti accusati di "propaganda contro lo Stato", per le azioni relative alla legittima attività sindacale, come la richiesta dei salari arretrati e la difesa dei diritti fondamentali di lavoro. Il verdetto sarà noto nei prossimi giorni.
Nel giugno dello scorso anno, cinquemila lavoratori di Haft Tapeh della città iraniana di Shush hanno costituito un sindacato indipendente in seguito a uno sciopero di 46 giorni. Le organizzazioni create dal governo (Casa dei Lavoratori e Consiglio islamico dei lavoratori) per anni hanno completamente omesso di proteggere i lavoratori e le loro condizioni.

L'ITUC ha già scritto al Presidente dell'Iran in varie occasioni a condannare con fermezza gli attacchi da parte delle autorità iraniane sui sindacati indipendenti nel paese. Le forme di pressione psicologica, la tortura e l'uso della pena di morte devono essere denunciati. Farzad Kamangar, il curdo iraniano insegnante e lavoratore sociale rimane in prigione a Evin senza un processo equo, così come Mansour Ossanloo e Ebrahim Madadi del Sindacato dei Lavoratori degli autobus di Teheran e di Periferia(Sherkat Vahed-e), che è ancora soggetto a grave repressione.

"I sindacalisti imprigionati devono essere liberati e tutte le altre minacce di reclusione nei confronti di sindacalisti indipendenti per le loro legittime attività devono essere revocate", ha dichiarato Guy Ryder, segretario generale ITUC. In una lettera inviata il 4 marzo alle autorità, ITUC ha esortato il governo iraniano a riconsiderare la sua politica di repressione e garantire che la polizia e il sistema giudiziario, compresi i giudici, non vengano utilizzati per reprimere le legittime attività sindacali. "Il governo iraniano deve far fronte alle proprie responsabilità, senza le continue pressioni di altri" ha aggiunto Ryder ".




ISCOS Marche

sabato 7 marzo 2009

ITUC: Le donne sono pagate sempre meno degli uomini




Una nuova relazione pubblicata dalla ITUC per l'8 marzo, Giornata internazionale della donna, ha rivelato che il divario retributivo tra uomini e donne in tutto il mondo può essere molto superiore alle cifre ufficiali dei governi. La relazione, “Gender (in)Equality in the Labour Market”, si basa sullo studio della situazione di 300.000 uomini e donne in 20 paesi. La differenza di retribuzione globale arriva fino al 22%, anziché al 16,5%, cifra ufficiale dei governi e calcolata da ITUC l'8 marzo dello scorso anno.

La relazione, inoltre, conferma i risultati precedenti su come l'appartenenza sindacale, e in particolare l'inserimento delle donne nei contratti collettivi di lavoro, porti a redditi molto migliori per le donne e per gli uomini, così come a pagare meglio le donne rispetto ai loro colleghi maschi.

"Questo rapporto conferma chiaramente il vantaggio che gli uomini e le donne hanno dall'appartenenza sindacale, che è tanto più importante nella attuale crisi economica mondiale, quando i posti di lavoro e il tenore di vita per milioni di lavoratori sono in grave pericolo", ha dichiarato Guy Ryder, segretario generale ITUC.

Altri risultati nella relazione comprendono la conferma che le donne con qualifiche di istruzione superiore hanno effettivamente un divario più grande di reddito rispetto ai maschi con qualifiche simili e che il divario retributivo aumenta con l'età.

"Ci sono una serie di motivi per cui le donne guadagnano ancora tanto meno degli uomini, comprese forme di discriminazione palesi o sottili contro le donne nel mercato del lavoro e nei luoghi di lavoro, il modo in cui i datori di lavoro, specialmente nel settore privato, gestiscono le promozioni retribuite, la mancanza di tutela della maternità per le donne e di congedo parentale a cui entrambi, uomini e donne, possono accedere ", ha detto Sharan Burrow, presidente della ITUC e del Sindacato Centro australiano ACTU.

Un nuovo video speciale ITUC sulla tutela della maternità si prefigge di portare l'attenzione del pubblico sui problemi delle donne lavoratrici di bilanciare l'attività di lavoro a casa e nella comunità.

Impatto della crisi economica sulle donne

La relazione esamina anche l'impatto della recessione economica, l'accesso delle donne al mercato del lavoro e i redditi. Crisi precedenti hanno avuto un effetto particolarmente negativo sulle donne nei paesi in via di sviluppo che lavorano in agricoltura e nelle industrie esportatrici. Eventuali riduzioni di spesa pubblica per la salute, per la protezione sociale e per l'istruzione hanno spesso colpito più duramente le donne. Particolare attenzione deve essere riservata agli impatti di risposte politiche per le donne nel contesto di azioni di governo intraprese per affrontare l'attuale crisi.

"La tendenza globale a sostituire l'occupazione regolare con lavoro a contratto e tramite agenzia ha avuto un effetto particolare sulle donne, e questi posti di lavoro precari sono i primi a scomparire in quanto i datori di lavoro tagliano posti in questa recessione globale. Milioni e milioni di donne che lavorano nel servizio domestico e come lavoratori migranti si trovano ad affrontare la disoccupazione o hanno già perso il posto di lavoro, e famiglie in tutto il mondo sono state colpite duramente", ha dichiarato Ryder.

Un capitolo speciale nella relazione affronta anche il terribile costo umano ed economico della violenza contro le donne, e l'impatto della violenza contro le donne a casa, nella società e sul lavoro. La relazione cita dati OMS che afferma che in alcuni paesi la maggioranza delle donne subisce aggressioni fisiche e psicologiche di intimidazione, mentre una media globale di circa un terzo delle donne soffre per violenza in alcune fasi della propria vita. Insieme ai danni durevoli fisici e mentali provocati dalla violenza contro le donne, la relazione sottolinea la prova evidente della sua incidenza economica sulla presenza delle donne sul lavoro e sulla situazione economica. Esempi sono forniti del totale dei costi economici della violenza contro le donne, in diversi paesi, che indicano che il costo globale è probabile che sia in decine o persino centinaia di miliardi di dollari.

"I sindacati in tutto il mondo stanno lavorando per fermare la violenza contro le donne, attraverso l'azione di governo, la sensibilizzazione e l'azione anche nei luoghi di lavoro. Noi chiediamo ai governi di lavorare insieme per costruire un quadro completo delle cause e degli effetti, compresa l'analisi degli enormi costi economici, che aggiungono il loro impatto sulle donne e sulla società ", ha detto Burrow.

Per vedere il rapporto completo clicca qui


La presente relazione è prodotta come parte dellla Global Unions ‘Decent Work, Decent Life for Women’ Campaign



ISCOS Marche

venerdì 6 marzo 2009

Cosa fa l'ISCOS Marche?

Pubblichiamo oggi la serie di foto che utilizziamo durante i nostri incontri con le categorie sindacali per riassumere ed illustrare le attività dell'Iscos Marche negli ultimi anni. Buona visione!








ISCOS Marche

giovedì 5 marzo 2009

I poveri sono come bonsai - Yunus in Italia

Il 2 marzo Muhammad Yunus, il banchiere dei poveri, ha incontrato a Milano Giuseppe Guzzetti, della Fondazione Cariplo, per discutere e per annunciare l'arrivo in Italia del microcredito, con la collaborazione di Unicredit e dell'Università di Bologna.

Dal sito della Fondazione è possibile:

- leggere l'intervento di Yunus;
- vedere la registrazione completa della conferenza
- leggere la rassegna stampa.

Per saperne di più: Fondazione Cariplo




ISCOS Marche

lunedì 2 marzo 2009

Crisi economica e sud del mondo: il video dei congressi

Pubblichiamo il video che stiamo utilizzando nell'ambito dei congressi delle categorie sindacali della Cisl Marche.
E' formato da due parti: la prima è il video Nuova economia, Nuova democrazia, presentato alla Conferenza internazionale della Cisl; la seconda è composta da immagini del progetto di autosufficienza alimentare a Buya, Eritrea.
Vuole essere uno stimolo alla riflessione sugli effetti della crisi economica al nord e al sud del mondo.




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