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Chi siamo

L’ISCOS Marche Onlus è un’articolazione regionale dell’ISCOS – Istituto Sindacale di Cooperazione allo Sviluppo. Operativo dal 1 gennaio 1994, ISCOS Marche si è costituito formalmente il 15 luglio 1998. Attraverso la cultura della solidarietà e della cooperazione l’ISCOS Marche, in collaborazione con le istituzioni, le comunità locali e le organizzazioni sindacali dei paesi più poveri del mondo, promuove e sostiene iniziative di sviluppo per il lavoro, la produzione, la formazione, la salute, l’affermazione della democrazia e dei diritti umani e del lavoro. Dalla sua attivazione, l’ISCOS Marche ha completato o ha in corso di realizzazione iniziative di cooperazione internazionale in 16 paesi del mondo. Segui questo collegamento per saperne di più sui nostri progetti!

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Iscos Marche Onlus
Via dell'Industria 17 / a
60127 Ancona
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mail iscosmar@tin.it

mercoledì 30 aprile 2008

1° Maggio

Il 1° Maggio milioni di Lavoratori in tutto il mondo si uniscono per celebrare il raggiungimento di oltre un secolo di sindacalismo. Gli alti principi di uguaglianza, giustizia, dignità umana e pace che hanno trovato espressione attraverso il movimento sindacale sono forti oggi così come lo erano quando donne e uomini per la prima volta si riunirono per combattere per i propri diritti di lavoratori. Questi principi hanno dato vita alla Dichiarazione universale dei diritti umani e alla convenzione 87 dell’OIL nel 1948. Ma i diritti fondamentali celebrati in questi strumenti sono lontani dalla realtà di tante persone.
Per la maggioranza della gente del mondo, il lavoro dignitoso è un sogno lontano. Milioni di bambini sono al lavoro invece che a scuola, i lavoratori sono privati dei loro diritti fondamentali e soggetti a sfruttamento da parte di datori di lavoro senza scrupoli e regimi repressivi, e l’ineguaglianza sta crescendo all’interno delle nazioni e fra le nazioni, mentre una piccola minoranza accumula ricchezze incalcolabili a spese degli altri.
Mai come negli ultimi decenni le mancanze della governance globale delle “soluzioni di mercato” sono state così evidenti. Il contagio continua attraverso i mercati finanziari del mondo, con lavoratori e lavoratrici che sostengono il peso della mancanza di volontà dei governi di affrontare il bisogno di una regolazione finanziaria. 100 milioni di persone in più dello scorso anno non hanno da mangiare a sufficienza per la crisi globale del cibo che cresce e minaccia il tessuto sociale ed è sostenuta da decenni di politiche demagogiche a livello mondiale. L’azione per il cambiamento climatico, forse la prova più grande nella storia umana, è debole in confronto all’ampiezza della sfida. E i MDG delle Nazioni Unite, obiettivi che la comunità globale ha posto per se stessa, sono lontani dall’essere raggiunti.
I mezzi per affrontare queste sfide esistono, ma la volontà politica di resistere ai potenti interessi che bloccano la via del progresso non c’è. I sindacati si scontrano ovunque con questi interressi, promuovendo campagne per portare gli interessi sociali e lo sviluppo sostenibile al centro, piuttosto che ai margini, della politica. Chiediamo un cambiamento fondamentale della governance globale, portando il lavoro dignitoso al centro di una nuova globalizzazione e facendo rispondere le istituzioni ai bisogni reali della gente invece di seguire le politiche errate del passato.
Il 7 ottobre 2008, la Giornata mondiale per il lavoro dignitoso, i sindacati nel mondo si uniranno per rivendicare i diritti dei lavoratori. Porteremo alla ribalta la grande tradizione di solidarietà che è stata il perno del sindacalismo sin dai suoi primi passi, e che è essenziale per risolvere i problemi che affliggono il mondo oggi. Mostreremo come il lavoro dignitoso sia centrale nella lotta per la fine della povertà e per assicurare uguaglianza per uomini e donne, e dimostreremo il nostro impegno incrollabile per la solidarietà con gli emarginati e con chi è privato dei diritti. Restiamo fermi nella nostra richiesta per un mondo migliore e rinnoviamo il nostro impegno per portarla avanti con l’azione unita dei lavoratori di ogni angolo del pianeta.

(comunicato ITUC)
ITUC rappresenta 168 milioni di lavoratori in 155 paesi e territori e ha 311 affiliati nazionali.

mercoledì 23 aprile 2008

5 per mille a ISCOS Marche

ISCOS Marche onlus C.F. 93046010422
Lo scorso anno, insieme a te, tante persone hanno deciso con un semplice gesto di diventare protagonisti nella difesa dei diritti degli ultimi.
Il tuo contributo ci permette di rafforzare il nostro intervento in tante aree del mondo che hanno bisogno di aiuto per affermare i diritti umani, le tutele dei lavoratori e per garantire un livello di vita migliore alle popolazioni più povere.
L’impegno dell’ISCOS Marche nei progetti di cooperazione è andato avanti in Albania, Eritrea, Argentina, Pakistan, India. Altri progetti partiranno in Tanzania.
Ti chiedo di destinare il tuo 5 per Mille all’ISCOS Marche ed al suo impegno, consolidato da cira 15 anni di esperienza, nel campo della solidarietà internazionale, della lotta alla povertà e della difesa dei bambini, delle donne e degli anziani.
Un semplice gesto come quello del 5 per Mille può produrre tantissimo.
Un grazie sentito.

martedì 22 aprile 2008

La Globalizzazione della partecipazione - assemblea ISCOS Marche

Il 21 aprile 2008 ad Ancona, in occasione della prima assemblea ordinaria dei soci di ISCOS Marche, si è tenuto il seminario "La globalizzazione della partecipazione".
Sono intervenuti Elis Nursen Sinirlioglu (Responsabile internazionale del sindacato turco Birlesik Metal-Is) e Mehmet Selcuk Goktas (Segretario generale del sindacato turco Birlesik Metal-Is). E' stata un'occasione di confronto fra i sindacalisti italiani e turchi, e di condivisione dei problemi e delle lotte comuni.

Il Birlesik Metal è un sindacato fondato a Istanbul nel 1993 attraverso la fusione di Maden-Is, nato nel 1947, e Otomobil-Is, nato nel 1963. Negli anni ’70 entrambe le federazioni si distaccarono dal Turk-Is dando vita alla Confederazione Disk. Oggi il Birlesik è l’unico sindacato dei metalmeccanici aderente alla Fem e alla Fism (Cisl Internazionale). Gli altri, tra cui il Turk Is metal, sono da tempo stati espulsi.
La storia del sindacalismo in Turchia è molto dura, fatta di repressioni, arresti, uccisioni, come quelle della manifestazione del 1 maggio 1977 in Piazza Taksim a Istanbul. Nel 1980 Il loro leader Türkler Kemal fu ucciso. Il 27 febbraio 2008, migliaia di lavoratori hanno scioperato per la situazione dei cantieri di Tuzla (17 morti in 7 mesi) e la polizia ha risposto con 75 arresti, pestaggi, torture. I sindacalisti sono controllati direttamente dallo stato. Disk si è opposta a questa legge militare pagando con la chiusura fino al 1991.
L’intervento dei sindacati europei é una necessità primaria per i sindacati turchi. Di grande aiuto è stata la Fem –federazione europea dei metalmeccanici - e la Fism – federazione mondiale – presente in questi anni con Marcello Malentacchi. Da tempo Birlesik e Fim-Cisl cooperano nell’ambito dell’allargamento dei CAE ai paesi candidati ad entrare nell’UE, così come con la Fiom-Cgil e altri sindacati europei, in particolare quello tedesco. Intensa è stata l’attività di cooperazione realizzata da Iscos e Sindnova in Turchia nel campo dei diritti umani e delle relazioni industriali, insieme alle confederazioni sindacali turche e alle principali categorie del settore privato, tra cui i metalmeccanici.
Il tasso di crescita dell'economia a settembre è stato del 7,3%. Si pensi al boom delle aziende turche di elettrodomestici, come la Arcelik (al sesto posto nel mondo secondo Deloitte) e la Vestel. Le esportazioni nel 2005 hanno superato i 73 miliardi di dollari. L'Italia è il terzo partner commerciale della Turchia con un interscambio di 13,9 miliardi di dollari (+16,8%). L’inflazione nell’ultimo triennio è scesa sotto il 10% con l’obiettivo di scendere sotto il 5%. La Confindustria (TUSIAD) ipotizza che tra 6 anni il reddito medio pro-capite dei turchi potrebbe raddoppiare passando dagli attuali 4282 a 11.900 dollari annui. Un operaio turco mediamente guadagna circa 250 euro al mese.
Nel mese di ottobre il tasso di disoccupazione è salito al 10%. Il 18.2% dei giovani è disoccupato, il 22.3% nelle zone urbane. Nel 1990 il 34.1% delle donne lavorava, nel 2004 il 25.4%. Sono 18 milioni le donne escluse dal mercato del lavoro. Solo la metà della forza lavoro attiva (11 milioni su 22) è coperta da una qualche forma di protezione sociale. 3.690.000 di persone appartengono alla categoria “Lavoranti in famiglia senza salario” senza nessun obbligo di legge di iscrizione ad una assicurazione sociale. 7.975.000 sono i lavoratori privi di ogni forma di protezione sociale.
Sebbene alcuni diritti sindacali siano garantiti a livello legislativo (la Turchia ha anche ratificato le convenzioni ILO 87 e 98), esistono serie limitazioni. Vi sono soglie di sbarramento per il legittimo riconoscimento del sindacato, a livello nazionale e d’impresa, l’obbligo individuale di recarsi da un notaio per legalizzare l’iscrizione al sindacato, la presenza di sindacati filo-governativi e filo-aziendali. In Turchia non esiste il diritto di sciopero. La legislazione turca non consente la contrattazione nazionale e per contrattare a livello aziendale occorre che il 50% più uno dei lavoratori siano iscritti a un sindacato. Lo scenario sindacale è a livello di categoria, molto frazionato all’interno delle stesse confederazioni. La sindacalizzazione raggiunge il 5% dei lavoratori.
Attualmente ci sono circa 590 imprese italiane presenti in Turchia, il 3.3% del totale delle presenze di imprese estere. Ogni anno crescono di circa 50 unità, con un numero sempre maggiore di aziende piccole e medie. Alcuni nomi: Imer Group, Pirelli, Indesit, Candy, Fiat, Beretta, Bialetti, Gruppo Ferroli, Finmeccanica, Fincantieri, Mediobanca.
I comportamenti delle nostre multinazionali non sono stati esaltanti. Nel settembre 1998 migliaia di lavoratori di Fiat, Renault, Bosch, Valeo, hanno perso il posto di lavoro per aver fatto richiesta di aderire ad un sindacato diverso da quello ufficiale. Secondo un rapporto sindacale presentato a Bruxelles, nel 2004 sono stati 11.968 i lavoratori che hanno perso il posto per questo motivo. Per questa ragione è fondamentale la negoziazione ed applicazione degli IFA (Accordi Quadro Internazionali) e la solidarietà sindacale. L’unica azienda metalmeccanica italiana che, finora, ha sottoscritto con la FISM un IFA per un comportamento responsabile sul piano etico è l’INDESIT Company. Nel caso di CANDY l’intervento tempestivo della FIM-CISL sulla direzione aziendale, raccogliendo l’appello della FEM, ha garantito che la scelta dei lavoratori dell’ex-Doruk di iscriversi al Birlesik Metal fosse rispettata dall’azienda senza ritorsioni.
Le modalità della crescita della Turchia sono determinanti per il suo essere ponte tra l’Oriente e l’Occidente. Fino ad oggi è stata presidiata da uno degli eserciti più attrezzato e agguerrito del pianeta. Le grandi potenze ieri, e le multinazionali oggi, la vedono come la “chiave d’accesso” al resto del mondo da conquistare. Pensiamola come porta per la diffusione dei diritti sindacali e sociali.

mercoledì 16 aprile 2008

I sindacati africani per l'integrazione e la risoluzione dei conflitti



Questo documento è stato realizzato con l'aiuto finanziario dell'Unione Europea. Il contenuto di questo documento non può essere in nessun caso considerato come espressivo della posizione dell'Unione Europea.




Dal 24 al 28 marzo si è svolta ad Asmara la Conferenza regionale “The Role of Trade Unions on Regional Integration and Conflict Resolution in Africa”, organizzata da NCEW (National Congress of Eritrean Workers) e TUFEA (Trade Union Federation of Eastern Africa).

(Clicca sull'immagine per vedere tutte le foto )

La conferenza è stata promossa nell'ambito del progetto di ISCOS Marche per il sostegno al sindacato eritreo finanziato dalla Comunità Europea.
Hanno preso parte ai lavori sindacalisti da Gibuti, Egitto, Kenya, Sudan, Burundi, Eritrea, Mauritius, Seychelles, Ruanda, Uganda, Zanzibar.
Un successo per NCEW, che rafforza la sua posizione nei confronti del governo eritreo e nell'ambito internazionale.
La conferenza è stata un momento di confronto fra le diverse esperienze dell'Africa orientale e l'occasione per discutere di globalizzazione, HIV / AIDS, governance, democrazia e sviluppo economico.
Hanno partecipato Gianni Italia, presidente dell'ISCOS, Giovanni Serpilli, segretario regionale della Cisl e presidente di ISCOS Marche, Fausto Mazzieri, direttore di ISCOS Marche.
Di seguito il programma dettagliato della conferenza.
Per scaricare gli interventi (in inglese e francese) cliccare i link che interessano.


Lunedì 24 marzo 2008
Participants List


Cerimonia di apertura
Mr. Tekeste Baire, NCEW General Secretary
Mr. Francis Atwoli, Chairman, TUFEA
Mr. Hassan Sunmonu, Secretary General, OATUU
Keynote Address by Hon. Minister of Labour and Human Welfare, Ms. Askalu Menkerios


Report nazionali
Djibouti, Egypt, Kenya, Sudan (French) (Arabic)
Burundi - Eritrea (Arabic)Mauritius - Seychelles
Rwanda - Uganda - Zanzibar



Martedì 25 marzo 2008

Plenary Presentation I:
Economic Challenges and Prospects in the Region Minister of National Development, Hon. Minister Woldai Futur (PhD)

Plenary Presentation II:
The Role of Trade Unions on Regional Integration & Conflict Resolution in Africa, Background Document (Arabic) Mr. Bobby Marie

Plenary Presentation III:
HIV/AIDS and gender mainstreaming in conflict resolution in Africa
Dr. Andeberhan Tesfazion, Director NATCOD/MoH

Mercoledì 26 Marzo 2008


Plenary Presentation IV:
Political Challenges and Prospects in the Region -
Mr. Yemane Ghebremeskel, Director General, Office of the President (Presentation)
Mr. Abdella Jaber, Head of Organizational Affairs, PFDJ
Dr. Mustafa Osman Ismail, Cabinet Minister & Counsellor, Sudan (Presentation)

Roundtable discussions I:
Globalization & its effect on conflict resolution & regional economic integration
Mr. Hassan Sunmonu, Secretary General, OATUU (Presentation)
Mr. Andrew Kailembo, ITUC – AFRICA (Presentation)
Mr. Gianni Italia, ISCOS CISL

Roundtable discussions II:
Governance, democracy and economic development in Africa
Mr. Francis Atwoli, Chairman, TUFEA (Presentation)
Prof. Ibrahim Ghandour, General Secretary, TUFEA (Presentation)
Ms. Paola Amadei, Head of Delegation, European Union (Presentation) (EIDHR Presentation)
(Governance Tranche Presentation)
Mr. Giovanni Serpilli, Secretary General, CISL - Marche (Presentation) (Italiano)


Giovedì 27 Marzo 2008

TUFEA Programme of Action and Regional Priorities 2008 – 2010 -
Prof. Ibrahim Ghandour (English) (French) (Arabic)

Plenary Session:
Presentation of Draft Conclusions & Recommendations on Integrations and Conflict Resolution in Africa (Final Conference Report) Mr. Bobby Marie


Closing Ceremony
Short keynote address Mr. Tekeste Baire, NCEW General Secretary
Professor Ibrahim Ghandour, General Secretary TUFEA

venerdì 11 aprile 2008

India: culture, spiritualità, tradizioni - mostra fotografica


Tra il 20 aprile ed il 31 maggio prossimi ci sarà una mostra fotografica sul tema "India: culture, spiritualità, tradizioni", frutto di un importante e suggestivo réportage del fotografo Maurizio Frullani.

Il chiostro di San Francesco, nel centro storico di Serra de' Conti, ospiterà la mostra.

La mostra è promossa dalla A.N.T.E.A.S. (Associazione Nazionale Terza Età Attiva) di Serra de' Conti, in collaborazione con Iscos Marche Onlus e con il Comune di Serra de' Conti.
L'iniziativa si avvale, inoltre, del sostegno del CSV (Centro Servizi per il Volontariato).



Nell'ambito della rassegna serrana saranno tra l'altro esposti i risultati del progetto di riabilitazione "Post-Tsunami", che Iscos Marche ha realizzato nella regione indiana del Tamil Nadu.
L'inaugurazione della mostra fotografica è prevista per domenica 20 aprile, alle ore 17,30. A partire da quella giornata, la rassegna resterà aperta tutti i giorni feriali il mattino tra le 10,00 e le 12,30, e nel pomeriggio tra le 17,00 e le 19,30. L'ingresso è gratuito.

Maggiori informazioni sull'iniziativa potranno essere richieste alla sede serrana della A.N.T.E.A.S. al numero 0731.878474, alla quale ci si potrà rivolgere anche per prenotare visite da parte di gruppi organizzati (le visite per gruppi potranno essere, eventualmente, concordate anche per le giornate
festive).

giovedì 10 aprile 2008

Catch the flame - la corsa elettronica della fiamma olimpica


Play fair 2008, una campagna internazionale per il rispetto dei diritti dei lavoratori nella produzione di beni con marchio Olimpiadi, ha lanciato il 20 marzo Catch the flame, la corsa elettronica della fiamma, per portare l’attenzione pubblica sugli abusi nei posti di lavoro collegati ai beni e prodotti olimpici. Play Fair è in contatto con il comitato olimpico internazionale (CIO) sin dal 2003. Recentemente Play Fair ha scoperto una serie di violazioni dei diritti dei lavoratori in quattro fabbriche cinesi (Leggi o scarica il report)
Per partecipare alla corsa elettronica basta iscriversi al sito e passare parola, tramite sms, bluetooth o e-mail. Con le Olimpiadi l’interesse internazionale si è concentrato sulla Cina, ma purtroppo il problema non è limitato a questa nazione. “E’ tempo che i marchi globali riconoscano le loro responsabilità nel rispetto dei diritti dei lavoratori” ha dichiarato Neil Kearney, segretario generale di International Textile, Leather and Garment Workers' Federation (ITGLWF)

mercoledì 9 aprile 2008

La Globalizzazione della partecipazione

Incontro con il Segretario Generale dei metalmeccanici turchi
Seminario organizzato dalla Fim Cisl Nazionale,Cisl Marche, Iscos Marche, Birlesik Metal-Is Disk

Più di 500 multinazionali - a casa madre italiana - operano oggi in Turchia, una realtà ponte tra Europa ed Asia. Il 21 Aprile discuteremo di lavoro e sindacato in Italia ed in Turchia e di percorsi di interscambio e cooperazione tra sindacato e società civile. La nuova frontiera dell’azione sindacale è il rafforzamento dei diritti dei lavoratori in tutti i paesi del mondo. Difendere e migliorare le condizioni di vita e di lavoro nelle Marche e in Italia dipende sempre di più dalla capacità di globalizzare l’iniziativa sindacale.

Ancona, 21 aprile 2008
Via dell’industria, 17 ore 15.30


Saluto del Segretario Generale della Cisl Marche – Presidente Iscos Marche
-Giovanni Serpilli-

Introducono:
Marco Bentivogli - segretario regionale Fim Cisl-
Fausto Mazzieri - direttore Iscos Marche -

Intervengono:
Gianni Alioti
-responsabile Fim Cisl internazionale-

Elis Nursen Sinirlioglu
–responsabile Internazionale Birlesik Metal-Is-

Mehmet Selcuk Goktas
-segretario generale Metalmeccanici turchi Birlesik Metal Is-

per scaricare il volantino clicca qui